L'aggressione squadrista di venerdì notte in pieno centro a Bologna segue
una serie di manifestazioni sempre più gravi di intolleranza xenofoba e
fascista. Solo poche settimane fa sono stati dati alle fiamme, con tutta
probabilità dai nazi, due esercizi commerciali gestiti da migranti; nei
mesi precedenti sono state numerose le violenze razziste, omofobe, contro
compagni, o semplicemente giovani, anche minorenni, "colpevoli" di un look
alternativo.
Stavolta però la brutalità fascista mirava a uccidere, come già a Verona lo
scorso maggio ha ucciso Nicola. E' un salto di qualità che evidenzia come
anche a Bologna sia già oltre il livello di allarme la crescente agibilità
di bande neofasciste, coperte da una rete di connivenze e rafforzate da
retoriche e politiche securitarie che alimentano un clima di insicurezza e
paura dell'altro.
Noi compagne e compagni di Vag61 esprimiamo tutta la nostra piena
solidarietà ai ragazzi aggrediti e crediamo sia importante una risposta
decisa e plurale di tutti coloro che si riconoscono nell'antifascismo,
nell'antirazzismo e nell'antisessismo a Bologna.
L'Assemblea di gestione di Vag 61
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