Studenti e lavoratori la crisi non la pagano

La solidarietà degli studenti medi ai lavoratori: Costruire il futuro adesso, insieme e senza delegarlo.

Pubblichiamo il comunicato di solidarietà degli studenti medi bolognesi ai lavoratori sempre più vittime delle politiche di Governo e Confindustria
14 novembre 2008 - Coordinamento Studenti Medi Bolognesi

Gli studenti medi di Bologna manifestano la loro totale solidarietà ai  lavoratori in lotta contro le politiche del governo e della confindustria che impongono, senza mediazioni né confronto, tagli, licenziamenti e la progressiva cancellazione del welfare a tutela degli strati sociali più deboli e meno garantiti.

Gli studenti di ogni ordine e grado sono da settimane in agitazione insieme ai lavoratori della scuola, degli insegnanti, dei precari e dei genitori, lavoratori a loro volta, che vedono aggrediti in maniera arrogante ed autoritaria diritti e condizioni di vita dalle politiche neo-liberiste che considerano i cittadini, a partire dalle scuole materne, come merci da scambiare, spostare, eliminare secondo la convenienza e le leggi “sacre” del mercato. 

Vogliamo esprimere la nostra radicale opposizione al principio della privatizzazione dei profitti e della socializzazione delle perdite, come nel caso dell’Alitalia o del sostegno alle banche che divorano la ricchezza prodotta da chi lavora, in condizioni sempre più precarie, per coprire le colossali perdite generate dalle speculazioni finanziarie che producono unicamente l’approfondimento della disuguaglianza sociale e dell’ abisso tra sfruttatori e sfruttati.

NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO è lo slogan che da settimane echeggia nelle strade di  tutta Italia.

Siamo convinti che le nostre mobilitazioni contro lo smantellamento della scuola pubblica, contro i tagli ai fondi e al personale, alla cancellazione del turn over, alla privatizzazione degli atenei e, in definitiva, contro la cancellazione del diritto allo studio uguale per tutti, sia parte inscindibile della stessa lotta che porta oggi, come nei prossimi giorni, tanti lavoratori in piazza.

Crediamo fermamente che solo unendo le lotte dei lavoratori, sempre meno garantiti anche da politiche sindacali troppo spesso subalterne alle “primarie” esigenze degli imprenditori e del mercato, con quelle dei precari, per nulla garantiti, dei migranti, anello più debole e ricattabile della piramide sociale, degli studenti,  futura massa di disoccupati e sottoccupati da sfruttare a piacimento, dei cittadini in lotta per la difesa  dei territori dalle aggressioni di politicanti e speculatori senza scrupoli sia possibile sconfiggere la vera e propria guerra scatenata contro la quasi totalità del corpo sociale.

VOGLIONO RUBARCI IL FUTURO, MA IL NOSTRO FUTURO DOBBIAMO COSTRUIRLO ADESSO, INSIEME E SENZA DELEGARLO.

 

Coordinamento Studenti Medi Bolognesi

 

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