Diciassette ragazzi e quattro ragazze sono stati denunciati per la manifestazione contro il decreto Gelmini di giovedì 30 ottobre. I reati ipotizzati dalla Digos sono manifestazione non autorizzata, interruzione di pubblico servizio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, getto pericoloso di cose, accensioni pericolose, imbrattamento e lesioni personali lievissime.
Nel mirino della Questura, che ha consegnato in Procura la prima informativa sulla lunga giornata di mobilitazione sono finiti in 21, tutti denunciati per manifestazione non autorizzata.
Altri nove manifestanti sono accusati anche di resistenza a pubblico ufficiale (per aver tentato di forzare il cordone della Polizia davanti all'aula magna di Santa Lucia) e altri nove per interruzione di pubblico servizio (in quanto identificati come promotori dei due sit-in: quello delle 16 sul ponte di Galliera e l'altro, piu' tardi, in via Rizzoli, che hanno causato il blocco della circolazione degli autobus).
Inoltre, i tre ragazzi che hanno portato il preavviso del corteo a Piazza Galileo sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata e per non aver ottemperato alle prescrizioni della Questura sui percorsi prestabiliti per la manifestazione.
La Digos precisa che si tratta di un primo rapporto a cui ne seguiranno altri, dopo l’analisi delle immagini filmate della manifestazione di giovedì scorso.
Insomma, la spada di damocle della repressione, ordinata dal Ministro dell’Interno Maroni, comincia a colpire…
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