L'assemblea d'ateneo tenutasi in Santa Lucia, convocata su pressione e spinta del movimento che a Bologna come in tutta Italia sta invadendo le strade, le piazze le scuole e le università, ha visto la straordinaria partecipazione di studenti e studentesse, ricercatori e ricercatrici diversamente e inversamente strutturati, docenti, rettori e apiranti tali.
L'assemblea quasi all'unanimità, accogliendo le radicali proposte del movimento ha chiesto che il rettore e il senato accademico si pronuncino celermente in merito ai seguenti punti:
1) che il senato accademico, di concerto con i consigli di facoltà e i
Dipartimenti, approvi e renda pubblico un documento di integrale
denuncia e rifiuto del complessivo disegno di ristrutturazione delle
istituzioni formative promosso dall'attuale Governo.
2) che gli organismi isituzionali della facoltà, insieme al corpo
docente, ai ricercatori e agli studenti impegnati nella mobilitazione,
si facciano promotori di iniziative di lotta che rendano visibile il
dissenso esplicito e radicale contro l'attuale disegno di
ristrutturazione dell'università proposto dal Governo, quali:
a) una giornata di blocco completo e generalizzato della didattica,
eventualmente in concomitanza con altre iniziative analoghe promosse
in altri atenei;
b) una giornata di sciopero del lavoro gratuito, intendendo per tale
una astensione collettiva del personale non strutturato dalle attività
che vengono regolarmente svolte (anche e soprattutto durante le
sessioni d'esame) al di fuori di ogni previsione, contrattualizzazione
e formale riconoscimento, sicché si renda visibile e manifesto che
l'Università italiana, incluso l'ateneo bolognese, vive
strutturalmente sotto organico, reggendosi, in ampia misura, su un
lavoro sostanzialmente disconosciuto.
c) la cancellazione dell'inaugurazione dell'anno accademico e la
sostituzione della cerimonia con un'iniziativa pubblica per
sensibilizzare i cittadini.
d) una grande giornata di mobilitazione territoriale, il 30 ottobre,
costruita dal basso, da tutti i segmenti della formazione, dalle
scuole primarie all'università, lanciata con una lettera aperta alla
cittadinanza.
Assemblea di ateneo No Gelmini student* e ricercat* precar*
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