Sempre più a Bologna, città universitaria e ricca di giovani, si respira l'aria stantia e puzzolente del neo-moralismo istituzionale.
Dopo aver vietato di bere birra al di fuori dei locali e di farsi piercing nelle parti intime , nuovi venti fetidi avanzano.
L'ultima chicca, ma solo in ordine di tempo, è arrivata, in aiuto al sindaco-sceriffo, dal Questore di Bologna il Dott. Luigi Merolla, sulla questione del Bar di piazza Aldrovandi .
Il Questore richiama alla memoria l' ART. 181 DEL REGIO DECRETO del 6 maggio 1940 (possiamo aggiungere XVIII dell' era fascista, no?) per informare i cittadini che è A-MORALE partecipare e usufruire dell'Happy Hour e che disprezzo della collettività ricada suglli esercenti che lo applicano a prezzi bassi.
Naturalmente il tutto deve essere condito con una spruzzatina di associazione sovversiva per gli studenti che ne usufruiscono al di fuori del locale provocando blocco di onesti e sobri cittadini pedoni.
Tutto questo naturalmente poggia sull'accondiscendenza del Sindaco-Papà che non vuol vedere crescere i suoi figli-cittadini nell'alcool e nella perdizione sovversiva dell' ordine sovrano borghese, quindi e d'obbligo un' ordinanza che decreti la chiusura anticipata alle 18:30 di sudetti locali terroristi che non si parificano con prezzi stratosferici, e per ricchi chic, di altri bar alla moda del centro cittadino.
Insomma Bologna deve essere un paradiso di dormienti e lasciare che i bravi papà borghesi si godano, all'orario giusto, l'informazione dei telegiornali di regime che lor signori ci propinano dalle 19 in poi, e poi tutti a nanna.
Forse con lo stipendio del Signor Questore e di quello del Sindaco uno Spritz a 7 euro lo facciamo anche noi.
BUONANOTTE POPOLO!