La mostra propone un'ampia rassegna di biciclette che appartengono alla raccolta di Paolo Andreoli. Sono trenta i veicoli d'epoca, dagli anni 1870 agli anni 1910, che il collezionista ha selezionato per ripercorrere la storia della bicicletta: i velocipedi, veicoli a due ruote muniti di una sella e mossi da una coppia di pedali posti sulla ruota anteriore; la draisina, che avanzava con la semplice spinta dei piedi al suolo;il biciclo, composto da una piccola ruota posteriore e da una grande ruota anteriore dotata di pedali; il triciclo, pensato per le signore e il bicicletto, molto simile all'attuale bici; il percorso storico è poi completato dagli accessori per bici, congegni ingegnosi, ordinati per tipologia ed epoca.
Accanto al nucleo storico dell'esposizione è stata aggiunta una sezione dedicata al ciclismo agonistico dozzese in cui si mostrano le biciclette di alcuni campioni che hanno avuto uno stretto legame con Dozza attraverso la figura umana e sportiva di Luciano Pezzi; parliamo di Coppi, Gimondi, Pantani e alla squadra Mecatone Uno.
Per l'album della Specialissima 2008 con foto del raduno di Dozza:
http://aver.myblog.it/archive/2008/09/21/la-storia-della-bicicletta.htlm#comments
le foto della mostra sono di Elisa Mereghetti
Rocca Sforzesca di Dozza, fino al 1 Febbraio 2009
Dozza è a 3 chilometri dalla Via Emilia, nel tratto fra Bologna e Imola, da cui dista rispettivamente 25 e 6 chilometri. Uscite autostrada A 14 (Bologna - Ancona) a Castel San Pietro Terme (se si proviene da nord) o ad Imola (se si proviene da sud). Poi si percorre la Via Emilia fino al bivio per Dozza.