Resoconto dell’assemblea dei genitori (sulla situazione della scuola pubblica alla luce del decreto 137 – Gelmini) indetta il giorno 15/10/2008 dalle ore 16.30 alle ore 23.00
Ci sono stati diversi interventi, tra cui:
- il presidente del quartiere Saragozza Fattori
- un rappresentante del coordinamento delle scuole di Bologna
- letture: ipotesi di Calamandrei, lettera aperta alla ministra Gelmini di Rosalba Satta
- presentazione dati Ocse sulla scuola (rapporto sull'educazione settembre 2008) riflessioni sul futuro della scuola pubblica
- analisi del decreto 137 dal punto di vista giuridico-costituzionale
- il consigliere comunale Giovanni Mazzanti
- "sopravvivere a genitori e figli": breve spettacolo teatrale riadattato per l'occasione, di Spell – Teatro d'Impresa.
Si sono tenuti laboratori paralleli per bambini: pittura a rotoli, sculture con i palloncini, aquiloni, video prodotti dalla scuola, giochi all'aperto con gli scout. Letture per bambini (associazione Baba Jaga), racconti di storie (Matteo Belli), musica all'aperto.
Ecco i punti principali emersi nell'assemblea:
1. A larga maggioranza si è deciso di prolungare la permanenza nella scuola fino alle 8 di mattina. La richiesta è stata sottoscritta da tutti i presenti perché si sono sentiti tutti coinvolti e preoccupati per il futuro della scuola.
2. Sono state valutate le conseguenze dell'applicazione del decreto legge n° 137, che ci rifiutiamo di chiamare "riforma", sul futuro della scuola pubblica e sul suo profondo senso costituzionale. Il decreto 137 è un disegno di legge che non immagina nessun futuro per la scuola se non quello di un drastico ridimensionamento di risorse finanziarie, persone, e qualunque progettualità dalla scuola dell'infanzia fino all'università.
3. E' stato fortemente respinto il progetto di classi differenziali per bambini migranti nella ferma convinzione che il miglior modo per apprendere la lingua italiana sia quella di condividerla con i bambini che la conoscono per nascita.
4. Nella convinzione che la "resistenza" al decreto n.137 sarà un percorso lungo, siamo convinti della necessita' di coinvolgere e farci coinvolgere dalla città insieme a tutti coloro che in questo momento stanno portando avanti iniziative e proteste contro il decreto.
5. Riteniamo inoltre che questo decreto non solo distruggerà la scuola pubblica come oggi noi la conosciamo, ma, contraendo ulteriormente i tempi scolastici a sole 24 ore settimanali, avrà ripercussioni pesanti sul lavoro delle donne e sulla loro autonomia.
6. Abbiamo deciso di mettere la scuola al centro della preoccupazione della città con lo slogan "la scuola occupi la città". Questo significa portare in città iniziative nostre e condivise con tutte le altre scuole. Per questo motivo abbiamo aderito alla proposta degli studenti del liceo Minghetti di costruire con i nostri bambini una fiaba sull'interpretazione del decreto.
L'appuntamento è per venerì 17, dalle 15 alle 18, in piazza Maggiore durante il sit-in degli studenti medi in appoggio allo sciopero generale degli insegnanti.
7. I ricercatori precari del Cnr in lotta hanno portato la loro adesione alla notte bianca intervenendo all'assemblea e organizzando il laboratorio per i bimbi sul ciclo dell'acqua.
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