Ore 18.30
Dopo la manifestazione di venerdì scorso, gli studenti delle scuole superiori iniziano le mobilitazioni all’interno degli istituti. Tra martedì e mercoledì in diverse scuole bolognesi verranno organizzate assemblee con l’intento di definire le forme di protesta contro le riforme promosse dal Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. In un’assemblea congiunta tenutasi sabato scorso a vag61, gli studenti hanno deciso di cominciare contemporaneamente ad occupare o autogestire le loro scuole per dare un segnale forte di scontento inserendosi nel movimento che sta interessando, cosa che non succedeva da moltissimo tempo, sia le scuole elementari e medie, sia le superiori che l’università.
La situazione nelle scuole
Al Fermi domani mattina verrà decisa l’occupazione e al pomeriggio si svolgeranno diversi gruppi di approfondimento che sono già stati organizzati. Tra gli altri un gruppo realizzato con il contributo della redazione di BLOGmag, dopo la richiesta degli studenti del liceo scientifico, che è riuscita a contattare un professore di Economia dell’Università di Bologna che spiegherà ai ragazzi le cause dell’attuale crisi economica mondiale.
Al Copernico probabilmente inizierà la sua protesta solo mercoledì.
Al Minghetti, alle Laura Bassi e al Keynes di Castel Maggiore, domani pomeriggio si svolgeranno assemblee per decidere la forma di protesta più adatta: l’occupazione è di sicuro l’atto più forte ma in alcuni casi potrebbero essere decise delle proteste che permettano anche ai professori di partecipare.
Sara delle Laura Bassi ci ha detto: “Io sono in questa scuola da 4 anni e non avevo mai visto un’assemblea così partecipata come quella di stamattina! La palestra era tutta piena e qualcuno è addirittura rimasto fuori!”
Al Mattei dedicheranno tutta la giornata di mercoledì ad informare e rendere consapevoli tutti gli studenti dei motivi della protesta.
Al Righi sono ancora un po’ indecisi sul da farsi. I professori non caldeggiano la partecipazione della scuola alla protesta, sotto qualsiasi forma. Domani, al termine delle lezioni, si svolgerà un collettivo tra gli studenti per chiarire la posizione della scuola.
No Gelmini Day: 15 Ottobre una notte per la scuola pubblica
Il momento cruciale della protesta sarà mercoledì sera, data che il coordinamento delle scuole bolognesi ha proposto per lo svolgimento della notte bianca. Questa data accomunerà molte scuole elementari e superiori nonché l’università. Nella facoltà di Lettere e Filosofia si svolgerà infatti un’assemblea aperta a tutte le componenti dell’università, in particolare a studenti e ricercatori precari. Le scuole superiori della provincia si stanno preparando in maniera autonoma al No Gelmini Day: tutte le scuole occupate rimarranno aperte fino a tardi alla cittadinanza, mentre al liceo Sabin fino a mezzanotte ci sarà anche un concerto.
Il ruolo dei professori
In alcune scuole anche i professori hanno deciso di esprimere il loro dissenso e parteciperanno ad alcuni momenti di protesta il Keynes e il Copernico rimarranno aperti due ore di più in modo che professori, genitori e semplici cittadini possano condividere con gli studenti il loro dissenso alle riforme del Ministro. Al Fermi proporranno un accordo agli studenti in modo che al mattino si svolgano regolarmente le lezioni ma senza la preoccupazione di essere interrogati. Gli studenti saranno così liberi di partecipare tutto il pomeriggio ai gruppi di informazione auto-organizzati.
L’USR
Il direttore generale dell’Ufficio Scol. Reg, Luigi Catalano, ha diffuso oggi una nota a tutti i dirigenti scolastici nella quale, oltre a ricordare le regole di utilizzo degli spazi delle scuole, ha invitato tutti a cercare il dialogo con i ragazzi.
BLOGmag, in uscita domani con l’articolo di copertina dedicato proprio ad un approfondimento sulla situazione della scuola e dei provvedimenti del nuovo Ministro, seguirà tutte le vicende delle scuole superiori bolognesi di questi giorni, minuto per minuto, on-line sul nuovo sito www.blogmag.it
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