Quest'estate, il 6 agosto, era stato il Comitato di via Carracci ad organizzare una festa di strada per salutare i cittadini del civico n° 6, costretti ad abbandonare per un anno le case pericolanti, a causa dei lavori dell'Alta Velocità. E per ribadire il diritto ai risarcimenti per tutti, dopo 4 anni di polveri, rumori e vibrazioni, che hanno lesionato le case e che hanno rovinato la rete commerciale della strada.
La sera del 29 settembre, anche il Comitato di via Corelli ha organizzato una "notte in bianco" per denunciare che, dopo ben 10 anni di lavori Tav (anche notturni e festivi), le FS rifiutano di riconoscere anche il minimo risarcimento per i danni agli edifici e per le i disagi sopportati, con il cantiere davanti ai portoni di casa. Vino, crostate e tanta rabbia.
Il Comune di Bologna e i due Quartieri ( Navile e Savena) hanno trenuto un atteggiamento di attesa e di riverenza nei confronti della TAV, che, incurante, di aver rovinato la vita di centinaia di famiglie, nega anche l'evidenza dei danni provocati.
I Consiglieri dell'Altra Sinistra hanno denunciato questo stato di cose e, finora, l'Amministrazione ha risposto con un rinvio dopo l'altro.
La Tav sarà chiamata a spiegare nella Commissione Consiliare del Comune i motivi del suo rifiuto. I cittadini, dopo la notte in bianco, sono mobilitati e più indignati di prima.
Pubblchiamo due video:
- uno sulla protesta dei cittadini di vai Corelli, la Notte in bianco del 29 settembre (era molto buio, le immagini sono scure, ma le interviste ai cittadini sono efficaci) > scarica
- l'altro è stato realizzato dagli abitanti di via Corelli e fa vedere i gravi disagi derivanti dal cantiere dell'alta velocità > scarica