Il prossimo 7 dicembre avrebbe compiuto 60 anni, ma non ce l’ha fatta. Ieri è morto il cantautore romano Stefano Rosso, era diventato famoso negli anni Settanta per la canzone ''Che bello, due amici, una chitarra e uno spinello''. Il brano era all’interno dell’album "Una storia disonesta", in cui, in un racconto ironico e divertente post-sessantottino, faceva capolino, forse per la prima volta nella canzone italiana, lo spinello. Tra le sue canzoni impegnate figurano ''Odio chi'' e ''Bologna '77'' dedicata a Giorgiana Masi, ragazza uccisa a Roma durante una manifestazione il 18 maggio 1977.
Stefano Rosso, pseudonimo di Stefano Rossi, è conosciuto per i testi ironici, dissacranti e spesso autobiografici e musiche che conciliano la canzone popolare romanesca con il country e il folk americano, ma il ritornello “che bello, due amici, una chitarra e uno spinello… e la ragazza giusta che ci sta… tutta la vita che importanza ha…” è stato canticchiato da un’intera generazione di alternativi (e non solo).