Nel corso del dibattito “Per chi suona il campanile, mille federalismi, una sola Italia” che si svolge al Villaggio di Atreju a Roma (presenti il sindaco di Bologna Cofferati, quello di Verona Tosi), il sindaco della capitale Gianni Alemanno ha dichiarato: "Cofferati è un esempio sul versante sicurezza. Lui che viene dalla sinistra si è dovuto muovere su posizioni che sono generalmente le nostre. Vorrei che la sinistra romana se ne rendesse conto".
"Spesso - ha proseguito Alemanno - quando prendiamo provvedimenti sulla sicurezza ci criticano. Non si rendono conto che sono gli stessi presi da Domenici, Cacciari e Cofferati, sindaci di sinistra".
Nello stesso incontro di Roma, organizzato da Azione Giovani, Sergio Cofferati, ha speso parole in difesa dell'essere 'sceriffo': "C'è una distorsione derivante anche dall'uso delle parole, nella mia infanzia lo sceriffo era una figura positiva che lottava contro i malavitosi. Ora si è arrivati a dare a questa parola una valenza negativa. Io mi sento sceriffo, ma nel primo senso del termine. Io voglio fare il sindaco e niente di più e non so se avere più poteri significa essere sceriffo. Ma certo aiuta a risolvere i problemi”.
Difendendo il suo operato, Cofferati ha colto l'occasione per sostenere la sua ordinanza anti-alcol: "Ho potuto comunicarla a questore e prefetto e da questo pomeriggio è diventata operativa. Se non avessi avuto questi poteri ci sarebbero stati tempi più lunghi".