Nell'estate dei divieti in cui le amministrazioni comunali ricevono per legge nuovi poteri in materia di sicurezza, i Vigili Urbani si permettono atteggiamenti sempre più spregiudicati . Dopo i pestaggi ai danni di venditori abusivi a Termoli (CB) e Rimini, anche la Municipale di Bologna si rende protagonista di modi violenti del tutto ingiustificati.
E' un dipendente comunale cinquantenne a denunciare quanto accaduto nella mattina di ieri in via Drapperie, nel Quadrilatero. L'uomo racconta in un esposto presentato in Procura di aver visto un giovane che tranquillamente beveva seduto su un muretto essere avvicinato dai Vigili. Al rifiuto di spostarsi da parte del ragazzo, un trentacinquenne originario del veneto dall'aspetto punk, i poliziotti avrebbero risposto prendendo a calci i suoi effetti personali.
A quel punto è intervenuto il cinquantenne, chiedendo conto ai vigili del loro atteggiamento e ottenendo solo di essere fermato per circa un'ora e denunciato per interruzione di pubblico servizio.
E' stato un dipendente della salumeria davanti alla quale, a suo dire, il giovane stazionava da giorni chiedendo l'elemosina, ad aver chiesto l'intervento della Municipale. Egli nega i calci e le modalità brutali denunciate dal commesso comunale. Secondo la sua versione dei fatti, il trentacinquenne, visibilmente ubriaco, avrebbe "urlato per un quarto d'ora" dopo l'intervento, per poi allontanarsi.
Intervistato dagli organi di stampa, il ragazzo ammette di aver dato in escandescenze con i vigili, ma solo a seguito del loro atteggiamento, brutale e arrogante dal primo momento. Conferma inoltre di essere stato lasciato andare senza che gli fosse verbalizzato niente.