Catania, sedicenne tolto alla madre perché “giovane comunista”

Rifondazione in Tabella 1 della legge n.309

Quando abbiamo letto che, a Catania, il Tribunale ha tolto alla madre il figlio sedicenne perché milita nei giovani di Rifondazione Comunista, abbiamo pensato ad uno scherzo d’estate. Ma, in realtà, in questo ferragosto in cui un macchinista ferroviere viene licenziato da Trenitalia, perché esprime la sua opinione sul livello di sicurezza dei convogli ferroviari, ci può stare anche che i Servizi Sociali del Comune più indebitato d’Italia facciano una relazione in cui accusano una madre divorziata di non saper gestire i propri figli, perché non impedisce loro di frequentare ambienti “socialmente pericolosi” come il circolo dei Giovani Comunisti “Tienammen”. Sulla vicenda abbiamo ricevuto un simpatico contributo di Francesco Piobbichi, militante di Rifondazione, da sempre impegnato nel movimento antiproibizionista.

21 agosto 2008 - Francesco Piobbichi

atomino 3 Quando ieri abbiamo letto che, a Catania, il Tribunale ha tolto alla madre il figlio sedicenne perché milita nei giovani di Rifondazione Comunista, abbiamo pensato ad uno scherzo d’estate. Ma, in realtà, in questo ferragosto in cui un macchinista ferroviere viene licenziato da Trenitalia, perché esprime la sua opinione sul livello di sicurezza dei convogli ferroviari, ci può stare anche che i Servizi Sociali del Comune più indebitato d’Italia facciano una relazione in cui accusano una madre divorziata di non saper gestire i propri figli, perché non impedisce loro di frequentare ambienti “socialmente pericolosi” come il circolo dei Giovani Comunisti “Tienammen”.
Descrivere il Prc come un covo di pericolosi estremisti, fa un po’ sorridere, ma se passa questa logica cosà potrà succedere con un ragazzo che frequenta un centro sociale o uno spazio occupato?
Ci vedremo propinato il confino, il decreto d’espulsione, il foglio di via per chi non si adegua al “regime”. Siamo alla guerra preventiva ai “futuri possibili dissidenti”?
Qualcuno ha scritto in questi giorni “dopo le imposizioni sui corpi delle donne, ora siamo alle imposizioni sull’educazione dei figli”?
Come non essere d’accordo.
Sulla vicenda abbiamo ricevuto un simpatico contributo di Francesco Piobbichi, militante di Rifondazione, da sempre impegnato nel movimento antiproibizionista.

 

atomino 1 Vogliono mettere Rifondazione nelle tabelle delle droghe, equiparando il possesso della tessera del partito alla dose minima consentita, e l'attività politica allo spaccio. Dato che nella legge Fini Giovanardi non vi è distinzione tra le droghe leggere e le pesanti non è dato sapere se sia più pericoloso diventare comunisti o dipendenti da eroina.
Per ora, avendo avuto esperienza diretta, devo dire che da overdose da Rifondazione non c'è morto mai nessuno, ed in molti, come confermano le recenti elezioni riescono a smettere di votarci senza bisogno di andare al Sert o in comunità.
Le motivazioni delle assistenti sociali di Catania, riprese dal giudice, con le quali si è tolta la patria potestà ad una donna perché il figlio sedicenne era iscritto al PRC e quindi faceva gli spinelli, e quindi frequentava luoghi malsani, sono un primo passo verso questa strada che segnerebbe un salto di qualità nella tradizione scientifica e culturale del nostro paese.
Una tradizione già peraltro apprezzata in tutto il pianeta e soprattutto in Europa, dove i maggiori giornali non mancano modo di prenderci per il culo per aver ri-rieletto Berlusconi a capo del Governo.
Non più caccia a chi si coltiva una pianta di ganja, non più impronte ai Rom, tra i devianti a breve ci sarà anche Rifondazione Comunista. Certo l'ultimo congresso di Chianciano è stato un po simile ad un Rave, in cui e si è suonato ed è girato di tutto per circa tre giorni, ma da qui a dire che siamo un esercito di devianti da rinchiudere dentro una comunità per la nostra riabilitazione aspetterei almeno l'autunno.
Strana la storia, qualche secolo fa, uno dei nostri maggiori spacciatori di riferimento, accusava la religione di essere l'oppio dei popoli, chi l'avrebbe mai detto, che a distanza di circa un secolo e mezzo in Italia si aprisse un dibattito perché nella tabella delle sostanze illecite, si inserisse il principio attivo del comunismo vicino a quello dell'Eroina.

Abbiamo pubblicato le immagini del fumetto "Atomino", icona dei "bambini comunisti" negli anni '60, quando addirittura era attiva l'associazione "Amici di Atomino", altri tempi, forse un po' bizzarri, ma sicuramente non peggiori di quelli attuali...

atomino 2


Per approfondire l'argomento consigliamo anche la lettura di questo articolo