Ci mancavano solo le “ronde antirumore”, da qui a 15 giorni, se il Comune di Bologna non interverrà, ci penserà Alleanza Nazionale a far abbassare i decibel dell’XM 24, recandosi direttamente con i suoi militanti davanti al centro sociale di via Fioravanti 24.
A fare la sparata è stato Galeazzo Bignami, esponente di spicco di AN a Palazzo d’Accursio che, oggi, in consiglio comunale ha lanciato una sorta di ultimatum, facendosi portavoce delle lamentele degli abitanti delle vie limitrofe.
La missiva dei residenti, che Bignami ha letto in aula, era indirizzata al sindaco, Sergio Cofferati, al presidente del Quartiere Navile, Claudio Mazzanti, al Questore e al Prefetto.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe caduta in questo fine settimana, con una festa durata fino all'alba. Finendo la lettura della lettera, Bignami ha fatto la promessa/minaccia: “O il Comune interviene, o saremo noi a presidiare l'Xm24. Non siamo contenti di questa formula, ma ci siamo rotti le scatole di vedere persone che piangono perché non riescono a dormire di notte per colpa di quattro deficienti, mentre i Vigili urbani non intervengono e il Comune latita".
Le parole da “alta prosa” del post-fascista (i dubbi sul post sono tutti legittimi) non preoccupano il presidente del Quartiere Navile, Claudio Mazzanti (PD): “An arriva sempre dopo, ho già provveduto a fare delle denunce contro l'Xm24 e ho chiesto agli organi competenti di verificare i livelli di rumorosità', perché sono convinto che ci siano violazioni di legge. Del resto, è una vergogna che i cittadini aspettino le 6 del mattino per poter dormire. E' giusto far rispettare le leggi e certi fenomeni vanno repressi”.
Il presidente del Navile non risparmia poi la battuta a Bignami e al centro destra: “Ricordo che nel 2002 la Giunta Guazzaloca spese 200 milioni di vecchie lire per dare i locali all'Xm24 che, quindi, non è abusivo. E nei cinque anni di governo del centro-destra hanno mai fatto niente per risolvere il problema”.
Della serie: cari ragazzi dell’XM 24 a nemici avete fatto il pieno… non avete che scegliere chi dei due vi vuole massacrare prima.
Una cosa è certa: nelle Istituzioni bolognesi, a turno (una volta il PD una volta il PDL), i centri sociali hanno sostituito i rom come capro espiatorio per sperimentare politiche di repressione e di irrigimentazione sociale.
> Vai alla feature: Ci autorganizziamo, senza il vostro permesso