E’ ancora rinchiusa nel CPT di Ponte Galeria a Roma Zeynep Kilic, la cittadina turca liberata pochi giorni fa dal carcere di Rebibbia dopo aver scontato una condanna per reati di opinione legati alla sua attività di controinformazione sulla repressione operata dal regime di Ankara contro i movimenti politici e sociali di opposizione. Appena scarcerata, Zeynep Kilic non essendo in possesso di un permesso di soggiorno, è stata immediatamente condotta nel CPT in attesa che il magistrato decida la convalida o no del provvedimento restrittivo. Se venisse espulsa in Turchia la giovane cittadina turca non solo rischierebbe una pesantissima condanna penale, ma la sua stessa incolumità fisica sarebbe messa a rischio in un paese che secondo organismi internazionali e istituzionali di vario tipo pratica la tortura nei confronti degli oppositori politici. In queste ore numerosi comitati per la difesa dei diritti umani, associazioni di solidarietà con le organizzazioni della sinistra turca, giuristi e giornalisti si stanno mobilitando per impedire questo ennesimo atto di persecuzione nei confronti di una cittadina già pesantemente colpita a causa di attività di tipo esclusivamente politico e di opinione.