> Dal blog dell'Aula C
Nella serata tra il 7 e l' 8 giugno 2008 in via dell' Inferno si è verificata un’ aggressione xenofoba da parte di 3 soggetti non identificati ai danni di 2 ragazzi minorenni "accusati", dai primi, di "bivacco".
I due si trovavano seduti sulle gradinate di un portone nelle vicinanze del locale "Transilvania", dove già da tempo si sono verificati episodi di violenza riconducibili ad un gruppo di ragazzi i cui componenti passano le serate ad aggredire tutti coloro che portano vessilli sinistroidi o hanno atteggiamenti che vanno contro il loro "ordine morale", quando un ragazzo (altezza di circa 1,78 cm, capelli lunghi rasati sulle tempie) accompagnato da altri due, si è avvicinato aggredendoli, prima solo verbalmente,e poi, trovando come risposta atteggiamenti di declinazione pacifica, iniziava a colpire a ginocchiate il primo ragazzo ed a pugni il secondo.
Vi è da non trascurare il fatto che le vittime, entrambe minori, in un secondo momento siano state costrette ad affermare che la faccenda fosse finita lì, in caso contrario sarebbe continuato il pestaggio.
Gli atti di violenza che vedono coinvolti negli ultimi mesi scuole (vedi occupazione Liceo artistico), circoli (vedi Iqbal Masih), singoli e persino giovani ragazzi contribuiscono ad alimentare un clima di intolleranza e di insicurezza.
Le aggressioni di matrice fascista (rivendicate o meno) sono diventate anche a Bologna una minaccia reale a cui bisogna rispondere non solo con la divulgazione dei fatti, ma anche con l’isolamento ed un’opposizione forte ai danni della violenza ingiustificata.