Giovedì 12 giugno, dalle 7 alle 8.30 in via Roma 73 a Zola Predosa

Sospensione politica di un lavoratore, giovedì presidio all'Alcisa

All’Alcisa di Zola Predosa un dipendente è stato sospeso per 3 giorni per essere intervenuto in assemblea contro la decisione dell'azienda di cancellare interamente il salario variabile. Nelle settimane successive azienda e sindacati confederali disponevano il blocco delle elezioni RSU per impedire ad una lista Cobas di presentarsi. Pubblichiamo il comunicato dei lavoratori dell'Alcisa, già sottoscritto da alcune realtà sindacali e di movimento bolognesi.

Presidio giovedì 12 giugno dalle 7 alle 8.30

All’Alcisa di Zola Predosa,vicino a Bologna,non si producono solo salumi ma anche sospensioni e intimidazioni nei confronti dei lavoratori che si oppongono tenacemente alle devastanti politiche concertative portate avanti da sindacati confederali e organizzazioni padronali culminate con lo scippo del TFR, l’innalzamento dell’età pensionabile e l’inasprimento delle leggi sul precariato.
Di quei lavoratori convinti della necessità di autorganizzarsi e di portare avanti le proprie rivendicazioni e lotte senza affidare deleghe o chiedere permessi all’apparato sindacale di controllo.

 Ad anticipazione di come l’imminente riforma della contrattazione con la sostanziale soppressione del contratto nazionale dovrebbe favorire un recupero salariale a livello aziendale, 4 mesi fa l’Alcisa ha interamente cancellato il premio variabile mediamente di 700 €.
Nell’assemblea convocata,di fronte alla volontà dell’RSU di regalare gli aumenti all’Alcisa, un impiegato invitava i presenti a reagire e difendere collettivamente i propri interessi con lo sciopero, abbandonando i metodi individuali di trattativa.
Dopo pochi giorni 8 capi reparto gli inviavano una lettera in cui minacciavano conseguenze se non avesse pubblicamente ritrattato offese (mai) pronunciate durante l’assemblea.

Con un documento di solidarietà un gruppo di lavoratori smentivano la versione dei fatti e respingevano il tentativo di intimidazione indirizzato verso chiunque non si fosse piegato al dominio aziendale ribadito di lì a poco con la sospensione disciplinare di 3 giorni senza stipendio comminata al lavoratore in questione.
Per 2 mesi il sindacato si rifiutava di indire un’assemblea per condannare l’accaduto e organizzare azioni di risposta e chiedeva formalmente il ritiro del provvedimento solo quando veniva a conoscenza della presentazione di una lista Cobas alle elezioni della RSU in scadenza.

A questo punto la strategia repressiva padronale agisce a tutto campo colpendo direttamente chi si era esposto con l’applicazione dei giorni di sospensione e cercando d’impedire la presentazione di una lista autonoma e indipendente, espressione diretta delle esigenze dei lavoratori, con la violenta e ricattatoria minaccia di misure di ritorsione, liste di mobilità riservate ai dissidenti, chiusura della mensa, trasferimento della ditta, eliminazione delle pause, inasprimento del già soffocante controllo.
La struttura confederale partecipa attivamente nell’opera di boicottaggio, si autoproclama unico soggetto legittimato a rappresentare i dipendenti e a difenderne le condizioni come ben dimostrato in tutti questi anni di cedimenti su tutto,e molto democraticamente blocca il rinnovo delle RSU e del rappresentante sulla sicurezza.
Colpire un lavoratore per spaventarne altri cento è la politica dei padroni. Respingiamo la loro arroganza e organizziamoci autonomamente contro le sospensioni, i ricatti quotidiani, i licenziamenti e la chiusura delle fabbriche, il precariato a vita, i bassi salari, il carovita e gli omicidi sul lavoro.

L’Alcisa deve restituire il salario sottratto con la sospensione

Sosteniamo e difendiamo con la solidarietà i lavoratori e gli attivisti impegnati a dare voce e organizzazione agli interessi di classe.

Le elezioni devono essere svolte al più presto con la partecipazione della lista Cobas.

Giovedì 12 Giugno dalle 7 alle 8.30
PRESIDIO davanti all’Alcisa di Zola Predosa

in Via Roma 73, uscita zona industriale Casalecchio, alla fine di Via Casteldebole, direzione Zola, al termine di Via Felicina per chi viene dalla Ducati.
Info: p.auto@email.it - 320/6914118

Lavoratori dell’Alcisa - Zola Predosa, Autorganizzazione Operaia, Confederazione Cobas Bologna

Prime adesioni: nca Malabocca, Vag 61, Slai Cobas, Partito Comunista dei Lavoratori, Circolo Anarchico C.Berneri

Al presidio sarà presente anche la Volante dei Diritti