Domenica 1 giugno '08, ore 16 al Centro Zonarelli in via Sacco 14

Assemblea dei migranti

Per discutere i provvedimenti del governo, per rispondere all'offensiva razzista: 1° giugno assemblea organizzata dal Coordinamento Migranti. "L'attacco contro noi migranti è infatti già cominciato. Mentre si moltiplicano le ondate di violenza contro i migranti, in particolare le comunità rom, nella notte del 15 maggio in diverse città italiane la polizia ha arrestato e deportato centinaia di uomini e donne, colpevoli di non avere i documenti".

Per conoscere e discutere le misure sull'immigrazione che saranno adottate dal nuovo governo. Per dire una parola chiara contro lo sfruttamento del lavoro migrante e il razzismo che lo alimenta.

ASSEMBLEA DEI MIGRANTI

 Il 1° maggio a Milano 80mila lavoratori e lavoratrici, migranti e italiani, hanno detto no al legame tra soggiorno e lavoro e hanno chiesto con noi una regolarizzazione permanente slegata dal lavoro e dal salario. È stato un percorso che abbiamo costruito con molte assemblee in questa provincia, con la grande giornata dei migranti in piazza dell'Unità, con le mobilitazioni organizzate contro il rinnovo dei permessi alle Poste, e non solo a Bologna. Il Primo maggio ha dimostrato che è possibile vincere la paura e scendere in piazza, contro la Bossi-Fini, contro lo sfruttamento del lavoro migrante, contro tutte le retoriche e le aggressioni razziste che si diffondono in questo paese e hanno alimentato una campagna elettorale fatta sulla pelle dei migranti.

L'attacco contro noi migranti è infatti già cominciato. Mentre si moltiplicano le ondate di violenza contro i migranti, in particolare le comunità rom, nella notte del 15 maggio in diverse città italiane la polizia ha arrestato e deportato centinaia di uomini e donne, colpevoli di non avere i documenti. Se il ministro Maroni manterrà le sue promesse
elettorali, a breve essere clandestini significherà essere criminali. Se fosse così, per essere criminali non sarebbe necessario rubare o uccidere. Sarebbe sufficiente non avere documenti. Poco importa se fino a ieri abbiamo lavorato - con o senza contratto - in un cantiere edile o in una cooperativa di servizi. Poco importa se siamo stati regolarmente
in Italia per anni, in una fabbrica o in una casa come badanti, fino a che la disoccupazione non ci ha tolto anche il permesso di soggiorno. Non importa nulla se abbiamo sudato per anni per conquistare un futuro, per noi e per le prossime generazioni: questo futuro possono portarcelo via in una notte. A noi però tutto questo importa, perché quello che sta per accadere coinvolgerà tutti noi lavoratori e lavoratrici migranti, con o senza permesso di soggiorno, anche perché quelli che ce l'hanno, a causa della Bossi-Fini, rischiano di perderlo ogni giorno. Quello che ci aspetta è uno sfruttamento ancora più sfrenato del lavoro migrante.

Non possiamo sapere ancora con precisione, però, quello che succederà. Dobbiamo conoscere i provvedimenti adottati dal governo per capire quello che ci aspetta, dobbiamo sapere cosa cambia e cosa no per
decidere in che modo sarà possibile rispondere. Questo è un passo che dobbiamo fare insieme: ora, è necessario conoscere le nuove misure del governo, è necessario diffondere il più possibile le informazioni, è
necessario discutere e immaginare insieme nuovi percorsi di lotta e mobilitazione per impedire che ci portino via il nostro futuro insieme a quel pezzo di carta che è il permesso di soggiorno per lavoro.

L'assemblea è indetta per domenica 1° Giugno 2008, ore 16 al Centro Zonarelli, via Sacco 14, Bologna
(Bus n. 21, fermata via del Lavoro)

Per info: blog del Coordinamento Migranti