Gli studenti dei collettivi percorrevano via De Lollis per coprire i manifesti che Forza Nuova aveva attaccato durante la notte, per pubblicizzare un convegno sulle Foibe previsto per domani proprio all'interno della Sapienza, e che poi è stato annullato dal pro-rettore Frati. Dopo poco sono arrivate tre auto dalle quali sono scesi una ventina di fascisti armati di spranghe e coltelli, con i quali hanno aggredito gli studenti dei collettivi. Gli scontri sono durati più di 10 minuti, tre compagni sono rimasti feriti: uno di loro è stato accoltellato, un atro ha una spalla rotta, gli altri due presentano ferite alla testa.
Mentre i ragazzi dei collettivi venivano soccorsi e portati al pronto soccorso, gli studenti antifascisti hanno indetto una conferenza improvvisata in cui hanno denunciato da subito la matrice politica e di destra dell'aggressione vista come "un'aggressione premeditata da parte dei fascisti di Forza Nuova". Gli aggressori sono tutti fuggiti, tranne uno fermato dalla polizia, mentre nel frattempo gli altri studenti antifascisti dell'Università si sono raccolti in assemblea all'interno della facoltà di Lettere, e intanto chiedono "le dimissioni del preside Guido Pescosolido che si deve dimettere dopo aver autorizzato il convegno sulle foibe organizzato da Forza Nuova".
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