Nella giornata di mercoledi 31 cadrà l'ultimo diaframma sotterraneo dei lavori della galleria Tav a Bologna. L'inaugurazione vedrà Cofferati e l'amministratore delegato delle ferrovie Elio Catania. La cerimonia verrà contestata dal Comitato di via Carracci, prima alle 15,30 sul ponte di Galliera, poi alle 16 di fronte al Teatro Testoni con un gazebo informativo per portare alla cittadinanza tutte le notizie Tav che avremmo sempre voluto sapere e che mai ci hanno voluto dire chiaramente. Serafino D'onofrio, raggiunto telefonicamente, chiarisce i tre motivi principali della contestazione: questioni ambientali, vibrazioni (inquinamento falde acquifero, ecc.), costi umani legati alle morti bianche e alle malattie professionali, informazione negata alla cittadinanza. Sulla Tav il piatto piange cion il buco dei fondi pubblici alle grandi opere; dovrà decidere il nuovo governo cosa fare dei cantieri bolognesi. Nel frattempo si allungano i disagi della popolazione di via Carracci, visto che l'azienda risparmia sui rimedi per limitare l'impatto ambientale dei lavori.