Mercoledì 21 maggio'08, a Napoli il primo consiglio dei ministri

A Napoli, in piazza contro la devastazione ambientale, l'intolleranza e la precarietà

Per 'accogliere' il nuovo governo sono previste azioni e cortei, per promuovere le rivendicazioni sul terreno ambientalista, della precarietà e della battaglia contro il razzismo e le leggi xenofobe. Ci saranno azioni simboliche contro i responsabili del boicottaggio della raccolta differenziata. Pubblichiamo il testo dell'appello alla mobilitazione.

20 maggio 2008 - Rete Campana Salute Ambiente

BERLUSCONI: UN ALTRO GALLO SULLA MONNEZZA!
- Contro la speculazione delle megadiscariche e dell'incenerimento! Sono degli incapaci e usano le emergenze per ricattarci. Vogliamo il ritorno alla vera democrazia e per pulire le strade un'immediata linea di separazione del secco dall'umido putrescente, la raccolta differenziata porta a porta, riciclo e norme drastiche per la riduzione a monte degli imballaggi. Trattamento meccanico-biologico del residuo.
- Contro la precarietà e il carovita! E' questa la vera insicurezza! No all'aumento delle ore di straordinario, ma riduzione dell'orario di lavoro e salario sociale.
- Contro il razzismo e le leggi xenofobe! Solidarietà con il popolo Rom!

MERCOLEDI 21 MAGGIO ORE 15.00
Concentramento in Piazza Dante
MANIFESTAZIONE A NAPOLI


Appello per la costruzione di un ciclo di mobilitazione in difesa dell’ambiente, della salute, dei diritti sociali a Napoli e in Campania in occasione del consiglio dei Ministri che si terrà a Napoli il prossimo 21 Maggio
Siamo nel pieno di un’altra “emergenza” che servirà come quelle precedenti per giustificare l’apertura di forza, contro la volontà delle comunità, di nuove discariche.
Questa volta a farci le spese, in termini di avvelenamento del territorio e della salute, potrebbero essere Savignano Irpino, S. Arcangelo Trimonte nel Beneventano, Chiaiano a Napoli, Eboli nel Salernitano ed infine Vallata nell’avellinese.
Intanto la sollevazione delle popolazioni dell’area nord di Napoli contro la creazione di una discarica nella cava di Chiaiano ha costretto il sindaco Jervolino a ritornare sulle sue posizioni e rappresentare al commissario De Gennaro la contrarietà del consiglio comunale e dei cittadini a questa ipotesi. Come in precedenza era successo per Pianura, Giugliano, la manifattura tabacchi, si tratta di un risultato significativo della mobilitazione popolare, di cui si verificherà la portata nei prossimi giorni. Solo il ritiro dell’ordinanza emessa il 30 aprile dal governo Prodi darà la necessaria sicurezza che il sito di Chiaiano, sia escluso da quelli destinati a discarica; proprio per ribadire questa esigenza, gli abitanti in lotta dell’area Nord insieme agli altri comitati della Campania hanno deciso di organizzare una manifestazione in occasione del consiglio dei ministri che si terrà mercoledì 21 Maggio a Napoli. Tuttavia il significato di questa mobilitazione oltrepassa la legittima difesa del proprio territorio, facendosi portatrice di più vasti interessi collettivi di difesa della salute e dell’ambiente a Napoli ed in Campania oggi sacrificati agli interessi privati dei grandi gruppi industriali (Fibe,
Impregilo, A2A, Veolia…) e delle ecomafie.
Richiediamo l’avvio a livello cittadino e regionale di una diversa politica di gestione del ciclo rifiuti virtuosa e capace di creare nuova occupazione, fondata su riduzione, recupero, riuso e riciclaggio degli stessi nella direzione strategica dei “rifiuti Zero”.
Infatti sono state proprio le politiche finora perseguite dai vari governi locali e nazionali, incentrate sul nocivo ed antieconomico incenerimento, che hanno sabotato l’avvio di una seria raccolta differenziata e scavalcato gli strumenti di controllo democratico, ad alimentare strumentalmente l’emergenza, da “sanare” con l’apertura di nuove discariche in attesa degli inceneritori. In questo modo si è disseminato il territorio agricolo regionale di sversatoi di immondizia indifferenziata, nel tentativo di contrapporre una comunità all’altra, sperperando ingenti risorse pubbliche senza realizzare i provvedimenti strutturali atti ad avviare un ciclo virtuoso dei rifiuti.
La crisi dei rifiuti solidi urbani viene così a coprire la ben più grave compromissione ambientale del territorio campano, derivante dal ventennale smaltimento abusivo di rifiuti tossici e nocivi dell’industria del nord, tollerata e finanche agevolata dai diversi livelli di governo locale.
In Campania il centro sinistra ed il centrodestra attraverso lo strumento commissariale hanno massacrato sia l’ambiente che la democrazia, ed è dal ripristino di condizioni minime in questi due campi che qualunque autorità sinceramente interessata a voltare pagina deve ripartire. Occorre quindi che le istituzioni nazionali e locali preposte al governo del ciclo dei rifiuti pongano termine alla fase delle decisioni autoritarie ed aprano un reale processo di partecipazione popolare alle scelte in materia e non solo. Che un nuovo piano rifiuti sia scritto in maniera concordata con le comunità in lotta a partire dalle proposte dei comitati, dei movimenti e delle associazioni che in questi anni si sono mobilitate sul fronte rifiuti per ostacolare gli esiti nefasti della politica di discariche e ed inceneritori.
In questo senso, è indispensabile che oltre all’OPCM su Chiaiano il Governo ritiri anche le due ordinanze criminali del 6 e del 20 febbraio scorso, con cui si garantisce l’estensione dei CIP 6 ai tre impianti campani e si permette la combustione delle ecoballe non a norma nell’inceneritore di Acerra.
Tuttavia i segnali provenienti dalla nuova maggioranza politica delineano una sostanziale continuità con gli orientamenti del precedente governo in materia: il business dell’incenerimento è infatti ampio e radicato e coinvolge entrambi gli schieramenti politici fino ai livelli nazionali. La presenza condizionante della Lega Nord nel governo lascia inoltre poco spazio alla possibilità di realizzare effettive politiche ambientali e sociali a favore del Mezzogiorno che rischia di continuare ad essere bacino di manodopera ed al tempo stesso discarica di rifiuti tossici per il sistema industriale del nord.
Da un punto di vista più generale, i primi provvedimenti annunciati dal nuovo esecutivo in tema di repressione degli immigrati e detassazione degli straordinari delineano una politica incentrata sull’uso massiccio degli strumenti repressivi per il controllo sociale e sul rilancio della produttività aziendale a scapito dell’occupazione ed in direzione di una
sempre maggiore precarietà del lavoro e della vita.
Alla luce di quanto detto, riteniamo che sussistano l’esigenza e la possibilità, da parte delle tante forze che in questi anni hanno praticato una reale opposizione sociale ai processi di devastazione ambientale e sociale della Campania (movimenti, associazioni, comitati, centri sociali, sindacati di base, cittadini,..) di esprimere unitariamente una diversa proposta per lo sviluppo dei territori meridionali, a partire dalla questione ambientale e democratica.

A queste forze sociali facciamo appello per la costruzione di una manifestazione di massa Mercoledì 21 Maggio con concentramento alle ore 15 in P.zza Dante in occasione dello svolgimento a Napoli del prossimo consiglio dei ministri per dimostrare con forza questa volontà al nuovo governo.

Reti, Centri sociali e Comitati contro la Precarietà, la Devastazione Ambientale e il Razzismo

Per info ed adesioni:
retecampanasaluteambiente@noglobal.org
http://www.rifiutizerocampania.org