Ricordare Nicola, fare in modo che la sua morte non venga immediatamente cancellata, elaborata nella forma rassicurante del tradizionale rituale antifascista, ha significato per noi, sabato 17 maggio, a Verona, prenderci il centro di Verona e aprirlo alla vita. Un corteo partecipato e commosso, fatto di migranti e precari, di studenti e gente comune: i nuovi cittadini di Verona.
Ha significato per noi, opporre il desiderio di convivenza in una città libera alla follia delirante di una sicurezza fatta di divisioni e di blindature; opporre la gioia alla paranoia.
Ci siamo fermati a Porta Leoni, dove Nicola è stato ucciso, portando con noi le parole di chi, al concentramento in Piazza Bra, ha denunciato il razzismo ed il fascismo della giunta Tosi e le responsabilità del centrosinistra nello sdoganare un ordine del discorso che stigmatizza lo straniero, il migrante, e che di volta in volta lo assume come vittima o come colpevole di ogni nefandezza. I nostri bambini hanno portato a Nicola uno striscione di pace e i nostri fiori.
Noi lavoriamo, abitiamo e paghiamo da anni le tasse a Verona: non siamo vittime e non siamo carnefici. Siamo i nuovi cittadini. Veronesi di una Verona diversa da quella immaginata da Tosi e dai dementi che da quelle parole si sentono protetti e incoraggiati.
La nostra gioia l’abbiamo fatta uscire dai nostri cuori entrando a Veronetta: non il quartiere del degrado denunciato da Tosi, ma il laboratorio della città che viene. Quella parte di città in cui cresce il meticciato e si incrociano desideri e cultura. Attraversando il quartiere il nostro corteo si è ingrossato e colorato. La gente dalle finestre lo applaudiva.
Rilanciare la battaglia per i diritti sociali è il nostro modo per reagire alla tragedia. Prenderci quello che ci viene negato, il nostro modo per superare il dolore e per ritrovare la vita al fondo della morte.
Ringraziamo tutte e tutti coloro che ci hanno sostenuto. Le donne tunisine e marocchine che hanno preparato il cibo. Le comunità che ci hanno sostenuto. Franca Rame, Dario Fo, Don Gallo, Moni Ovadia, Ascanio Celestini, Lello Voce, Caparezza, Ricky Bizzarro e tutti gli altri artisti per essere intervenuti al nostro fianco.
Coordinamento Migranti Verona
Collettivo Metropolis
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Omicidio squadrista a Verona, sabato 17 manifestazione nazionale