da Uniboom
Il Senato Accademico dell'università di Bologna ha approvato il 26 febbraio una modifica al Regolamento degli studenti, a causa della quale non sarà più possibile iscriversi alla laurea specialistica laureandosi nella sessione di marzo della triennale. Questa regola, già in vigore per alcune specialistiche, sarà così estesa a tutti i corsi ed i primi che avrannno “l'onore” di subirla saranno gli studenti e le studentesse che ora frequentano il primo anno. La componente studentesca,”i nostri audaci rappresentanti”, non si è pronunciata a favore, ma solo per una questione tempistica: per loro il provvedimento sarebbe dovuto entrare in vigore a partire dalle prossime immatricolazioni.
Per noi è l'ennesimo atto che in linea con l'intero impianto con della riforma 3+2 rende sempre più precaria la vita e la formazione degli studenti e delle studentesse. Tutti e tutte noi siamo sottoposti ogni giorno ai tempi sfenati che questa università ci impone con esami scoordinati e nozionistici, tesi che perdono il loro valore, proprio perchè “bisogna laurearsi in tempo!”.
Ecco la beffa poi, le dichiarazioni del Preside di Lettere Sassatelli: “Sono convinto che abbiamo fatto il bene degli studenti adesso non se ne rendono conto, ma lo capiranno da grandi”. Evidentemente sbagliamo quando parliamo di “licealizzazione” dell'Università, dai toni sembra che gestiscano una scuola elementare. E ancora: “I ragazzi che si iscrivono alle lauree magistrali 'sub condicione' alla fine finiscono fuori corso. Sono in un affanno culturale che va a danno loro". Infatti siamo proprio d'accordo sull'affanno culturale, sembra strano però voler risolvere il problema limitando ancora di più i tempi per laurearsi senza perdere un ulteriore anno accademico e relative tasse d'iscrizione.