Uno sguardo ad uno dei titoli in rassegna

Coffee&Shorts, cortometraggi al Tpo

Recensione di Rosso Fango, uno dei più significativi tra i cortometraggi presentati al Tpo di Via Casarini nelle serate di venerdì 22 e sabato 23 febbraio.
25 febbraio 2008 - Laura Butera

Venerdì 22 e sabato 23 febbraio si è tenuta al Tpo Coffee&Shorts, una rassegna di cortometraggi proiettati a più cicli durante le due serate. Si tratta di lavori prodotti negli ultimi anni da registi italiani conosciuti da un pubblico di nicchia, sebbene talentuosi e premiati. Alcuni corti sono stati realizzati in digitale e altri in pellicola, alcuni sono conosciuti a livello internazionale e altri meno. Insomma, non sembra sussistere un reale legame tra i lavori presentati in quanto le differenze sono presenti sia sui mezzi utilizzati nella realizzazione, che sui generi e le tematiche affrontate.
Daniele Quadrelli, il giovane cineasta romagnolo da cui è nato il progetto, ha selezionato queste opere senza un reale filo conduttore, l’unico criterio di selezione, come lui stesso sostiene, è stato quello della qualità. Lo scopo di tale progetto, secondo gli organizzatori della rassegna, è quello di permettere un confronto e soprattutto una diffusione dei lavori di questi registi, spesso trascurati dalla grande distribuzione.

Tra i cortometraggi presentati spicca quello di Paolo Amelo: Rosso Fango. Questo corto, uscito nel 2002, è basato su una storia vera che risale alla prima guerra mondiale. E’stato classificato al primo posto al Corto Imola Festival e ha ricevuto una serie di premi che vanno dal David di Donatello (ex-aequo con Racconto di Guerra di Mario Amura), al Globo d’Oro, al Premio Jameson a Siena 2003.
Il cortometraggio si presenta come una vera e propria ricostruzione documentaristica di un singolare episodio della prima guerra mondiale, svoltosi durante una battaglia sul territorio francese, nella quale un soldato inglese (interpretato da Alessandro Di Natale), a causa di un'esplosione, finisce dentro la trincea nemica tedesca. Un soldato tedesco (interpretato da Michelangelo Pulci) gli punta il fucile, cerca di sparare ma l’arma non ha più proiettili. Mentre il soldato cerca di ricaricare in fretta l’arma, l’inglese lo aggredisce prontamente accoltellandolo. Trovatosi solo col nemico ferito, il soldato cerca di uscire disperatamente dalla trincea ma non riesce, costretto a subire le urla di dolore dell’uomo ferito, ma comunque cosciente. Il protagonista sembra non riuscire a sopportare più le grida e prende il fucile come per sparare, ma si trova come sospeso senza capire cosa lo circonda, tra guerra, morti, feriti e sangue. Decide così di curare la ferita al nemico e si decide infine ad abbandonare la trincea: prima di farlo i due si presentano e si viene così a sapere che il soldato tedesco a cui è appena stata salvata la vita si chiama Adolf Hitler. Una didascalia ci informa che il soldato Hitler guarirà in breve tempo. Mentre il soldato inglese, iniziati nel 1940 i bombardamenti della Germania sull'Inghilterra, maledirà se stesso per non aver ucciso a suo tempo il futuro Fuhrer.
Un gesto come quello di salvare la vita a un nemico di guerra sembra dunque perdere nell’opera di Ameli tutti i suoi connotati classici, ribaltando le aspettative e le emozioni vissute dallo spettatore.
Il titolo Rosso Fango è evidentemente emblematico della scena proposta, la quale si svolge interamente tra il fango delle trincee e il sangue provocato dai bombardamenti.

I cortometraggi in programma erano:
BAIANO - Elisabetta Bernardini
BUONGIORNO, BUONASERA, BUONANOTTE - Melo Prino
COME A CASSANO - Pippo Mezzapesa
HOMO HOMINI LUPUS - Matteo Rovere
LAVADORA - Valentina Bersiga
MERIDIONALI SENZA FILTRO - Michele Bia
OGGETTI D'AMORE - Daniele Quadrelli
PURCHE' LO SENTA SEPOLTO - Gianclaudio Cappai
ROSSO FANGO di Paolo Ameli
THE NURSE - Raffaele Passerini
UN CERTAIN REGARD - Mario Tani
UN INGUARIBILE AMORE - Giovanni Covini

Per ulteriori informazioni: www.myspace.com/cstpo