Un appello per i movimenti

Firenze città aperta

Sabato 1 e domenica 2 marzo, incontro nazionale dei movimenti sociali per parlare di vertenze, conflitti sociali, pratiche alternative per un mondo diverso. L’appuntamento è anche un modo, quello dei movimenti, per solidarietà con gli attivisti condannati al carcere per aver manifestato contro la guerra. Di seguito pubblichiamo un appello proposto a tutte le reti del movimento italiano da un gruppo di militanti e attivisti fiorentini.

22 febbraio 2008

firenze social forum Sette anni di carcere sono stati comminati dal Tribunale di Firenze a tredici attivisti, coinvolti in una carica della polizia durante una manifestazione contro la guerra, nei giorni dei bombardamenti della Nato sulla Federazione Yugoslava nel 1999.
Questa condanna si aggiunge alla rinuncia a fare verità e giustizia sui fatti di Genova 2001, alle condanne fino a 11 anni nei processi per le manifestazioni contro il G8, le richieste di condanna fino a 7 anni di carcere per gli attivisti imputati nel processo di Cosenza per aver contribuito alla organizzazione delle manifestazioni genovesi.
Oltre a quelle più conosciute, sono moltissime le situazioni analoghe che nei prossimi mesi rischiano di rovinare la vita a centinaia di persone per il loro impegno politico e sociale. Non accade in nessuna democrazia del mondo.
Non è possibile che fatti di piazza legati a manifestazioni politiche siano trattati alla stregua, e in molti casi assai più duramente, di delitti gravissimi contro la vita delle persone.
Il nostro paese sta vivendo una profonda crisi politica, civile e morale. Tanto più è importante vigilare affinché non vengano intaccate le libertà democratiche, di associazione e di espressione del dissenso garantite dalla Costituzione.
Denunciamo il tentativo di dare risposte di carattere giudiziario e repressivo ad atti che sono invece di dissenso politico.
Questo non è solo ingiusto, è anche estremamente pericoloso perché, come spesso è avvenuto con successo in passato, si punta a marginalizzare e rendere inoffensivi movimenti e conflitti sociali impantanandoli nella spirale di repressione\risposta alla repressione\nuova repressione.
I movimenti sociali italiani sono uniti nel denunciare e rifiutare questa trappola.
E' per questo importante rilanciare azioni che abbiano un ampio respiro politico e coinvolgano, nel rispetto delle differenze, tutti quei soggetti che hanno partecipato alla importante stagione dei movimenti degli anni passati, che hanno realizzato quello straordinario evento che è stato il Social Forum di Firenze, e che continuano in forme diffuse a animare vertenze, conflitti sociali, pratiche alternative in tutto il paese.
Torniamo a Firenze, in solidarietà con i condannati, per incontrarci e confrontarci in positivo sui grandi temi del movimento: la pace, l'antirazzismo, i diritti sociali e civili, i beni comuni dell'umanità.

Bruno Paladini, Vincenzo Striano, Tommaso Fattori, Francesca Chiavacci, Andrea Bagni, Ugo Biggeri, Ornella De Zordo, Francesca Foti, Chiara Giunti, Cristiano Lucchi, Jason Nardi, Sara Nocentini, Emanuele Rossi, Alessandro Santoro, Massimo Torelli, Salvatore Tassinari

PROGRAMMA:

> Sabato 1 marzo

Ore 17
"La guerra permanente e il securitarismo: le sfide della nuova fase"

Ore 21
Spettacolo

> Domenica 2 marzo

Ore
"Genova, Porto Alegre, Firenze, 15 febbraio, e il nuovo ciclo dei movimenti sociali"

Ore 14
"Precarietà e nuove povertà: nessuno può farcela da solo"