Rapporto di Medici Senza Frontiere sullo sfruttamento dei migranti


30 gennaio 2008

Questa mattina, l’associazione umanitaria Medici Senza Frontiere ha presentato il rapporto dal titolo "Una stagione all'inferno", dove vengono denunciate diverse situazioni di supersfruttamento e mancanza di diritti per cittadini migranti. Nel rapporto, Msf ha intervistato, da luglio a novembre 2007, circa 600 immigrati (il 72% senza permesso di soggiorno, provenienti fra l'altro da Sudan, Eritrea, Algeria, Marocco, India, Bulgaria, Romania) impegnati nella raccolta di prodotti agricoli come pomodori, kiwi, uva, meloni, agrumi. Otto i centri agricoli sottoposti ad indagine: Piana del Sele; province di Latina e di Foggia; Metaponto; Valle del Belice; Palazzo San Gervasio; Piana di Gioia Tauro. Msf punta il dito contro le istituzioni, nazionali e locali, che "si tappano gli occhi, orecchi e bocche dinanzi al massiccio sfruttamento di stranieri perché necessari al sostentamento delle economie locali".
- NOVE LAVORATORI SU 10 OCCUPATI AL NERO. Lavorano per non più di quattro giorni la settimana; si comincia dall'alba, per 8/10 ore. Metà guadagna tra i 26 e 40 euro mentre poco più di un terzo 25 euro o meno; il 37% dichiara che dalla paga giornaliera sono sottratti da 3 a 5 euro per i caporali.
- IL 65% VIVE IN STRUTTURE ABBANDONATE, SENZA SERVIZI IGIENICI. Per lo più occupano locali in affitto; il 10% vive in tende o campo di accoglienza; il 5% dorme nelle strade o nelle piazze. Il 53% dorme per terra sopra un cartone o un materasso. Ed ancora: il 62% non dispone di servizi igienici, il 64% non ha accesso all'acqua corrente e il 69% alla luce; nel 92% dei casi gli alloggi sono sprovvisti di riscaldamento.
- LA MAGGIOR PARTE NON HA LA TESSERA SANITARIA. E' la condizione del 71%. Il 76% delle persone ha riferito di essere in buone condizioni di salute, eppure, al momento della visita di Msf al 72% è stato riscontrato almeno un sospetto diagnostico, di cui il 73% è risultato una malattia cronica. Patologie più diffuse: lombalgia (22%), micosi della pelle (15%), malattie respiratorie (13%), gastroenteriche (12%) e del cavo orale (11%). Infine, nel 10% dei casi si è riscontrata una malattia infettiva (come gastroenteriti) dove il contagio è favorito dalla scarsa igiene e dal consumo di acqua contaminata.
- NON SOLO DISAGI MA ANCHE VIOLENZE. Un giovane proveniente dal Darfur è stato medicato da Msf per una ferita lacero contusa al labbro, riportata in seguito ad un'aggressione del caporale. In genere, il 16% denuncia di essere stato vittima di intolleranza e violenza, come insulti e lancio di pietre o oggetti. Msf chiede alle istituzioni di "garantire le condizioni minime di accoglienza a tutti gli immigrati impiegati nelle produzioni agricole" ed auspica che il servizio sanitario nazionale informi gli stranieri sui diritti alla salute oltre che fornisca loro di risposte sanitarie adeguate attraverso l'istituzione di ambulatori dedicati e di servizi di mediazione culturale.

http://www.medicisenzafrontiere.it/index.html

foto dal sito di repubblica:
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/cronaca/stagione-inferno/1.html

alcune riflessioni presenti su meltingpot:
http://www.meltingpot.org/articolo5104.html

inchiesta de l'espresso:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Io%20schiavo%20in%20Puglia/1370307

il link al video su repubblicaTv:
http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=16712

il link per scaricare il rapporto in pdf:
http://www.medicisenzafrontiere.it/Immagini/file/pubblicazioni/una_stagione_all_inferno.pdf

il link al video dal sito di msf:
http://www.medicisenzafrontiere.it/index.html