Annullato procedimento a carico di ignoti.

Per il GIP di Roma lo scambio p2p non è reato

Ennesima sentenza a favore della de-penalizzazione dello scambio di file in rete
24 gennaio 2008 - Marcello Aguidara

p2p La lotta delle major, contro lo scambio non regolarizzato in internet di file contenenti materiale protetto da copyright, riceve l'ennesimo colpo di grazia per mano del pm della procura di Roma Paolo Giorgio Ferri e del GIP Carla Santese, che hanno archiviato un procedimento a carico di ignoti dopo la denuncia di una società per la violazione della legge sul diritto d'autore (la 248 del 2000). "In assenza di una legislazione che crei una fattispecie penale ad hoc - scrive il magistrato - non appare possibile dare rilevanza in questa sede a un fenomeno assai diffuso, di difficile criminalizzazione ed avente accertamenti quasi impossibili in termini di raccolta della prova.[...] Nell'ambito della condivisione telematica del sistema 'peer to peer' lo scambio avviene direttamente, tra due utenti finali, senza l'intermediazione di un server centrale, il quale svolge semplicemente una funzione di collegamento del tutto generica e inizialmente solo di autenticazione degli utenti, nel momento in cui costoro accedono al sistema. I siti internet deputati a tale attivita' (www.bearshare.com, www.emuleitalia. net, www.bittorrent.com) si limitano ad autenticare
l'utente che viene successivamente smistato verso altre reti ibride e
decentralizzate in tutto il mondo".