La ribellione di Napoli

Il comizio volante di Scalzone in Piazza Plebiscito

Quello che segue è la trascrizione let-te-ra-le dell'intervento fatto da Oreste Scalzone a piazza Plebiscito a Napoli sul finire della manifestazione del 9 gennaio promossa innanzitutto dalla "Rete campana salute-ambiente" (di cui sono anima e spina dorsale gli attivisti dell'area antagonista, dello Ska e di Officina 99).
11 gennaio 2008

oreste scalzone Report da piazza Plebiscito a Napoli, siamo alla fine della manifestazione del 9 gennaio scorso....
A proposito di numeri: la questura ha parlato di seimila partecipanti. Si dice di solito che per approssimare il numero di teste realmente presenti ad una manifestazione bisogna moltiplicare per due o tre i dati diffusi dalla questura, e che bisogna dividere per due o tre la cifra 'sparata' dagli organizzatori : tenendoci al moltiplicatore più basso, potremmo dire che c'erano almeno dodicimila persone reali….

Pubblichiamo di seguito la "sbobinatura nuda e cruda di un discorso, come si vedrà, urlato "a braccio"… Come qualche amico colto ci ha riferito, Proust diceva che il parlato e lo scritto sono due lingue diverse… Tradurre dall'una all'altra è operazione difficile, a rischio, come tradurre poesia : per avere un effetto di verità, occorrerebbe il massimo di artifizio, chè solo un'operazione assai sofisticata, lunga e complessa pu'o pervenire a quella sorta di risultato iperrealistico, che permette di avere un effetto "più vero del vero"… ( cioè, sentire come la voce dell'Alfonso Natella reale sprigionarsi dalle pagine di Vogliamo tutto ; mentre la lettura della trascrizione letterale non farebbe risuonare nella nostra testa alcuna eco della voce di Alfonso…).

Per ragioni di tirannia del tempo, non proviamo neanche ad impegolarci nella difficile traduzione orale-scritto : ci limitiamo solo a qualche piccolo tocco, necessario a una elementare intelligibilità, ad evitare perfidi eventuali fraintendimenti, malintesi, inversioni di senso… ( cose che sono sempre "diabolicamente" in agguato : manca infatti l'apporto della gestualità, delle espressioni del viso e inflessioni di voce, che sono puntelli del senso, consustanziali all' espressione-comunicazione orale …).



(….) il diritto ad una vita degna di essere vissuta, di cui hanno parlato i protagonisti di questa lotta, gente di questa città, che è anche capace di dare delle piazze grandi, magnifiche come questa, una città in cui ancora vediamo le tracce delle mura greche…
Ebbene il sistema reale, lo stato realmente esistente, la democrazia istituita, la legalità reale, come è quella che comanda i carabinieri e i poliziotti, si è presentata ieri col volto smascherato di chi non sa fare altro che mandare un avvertimento camorristico e mafioso, ieri, al presidio di Pianura uno come me, dopo quasi cinquant'anni di militanza, si è sentito un ingenuo, perché non volevo crederci che domenica, in una trasmissione di balletti e di paillettes televisive, la destra – Gasparri e altra gente – ha reclamato un dittatore, i pieni poteri di super commissario specialissimo a Gianni De Gennaro, e non volevo crederci che 15 ore dopo il governo trasformava questo in un decreto.
Gianni De Gennaro – di persona non lo conosco e le intenzioni di ognuno, solo se ci si prende per un Dio le si può leggere – ma per quello che ha rappresentato è sentito da migliaia di giovani come un killer di stato, come il servitore del padrone di turno, che qui a Napoli, nella primavera del 2001 ha scatenato la polizia contro dei ragazzi e che a Genova porta le macchie del sangue di Carlo Giuliani, questo Paganini del bipartisan.
Ma peggio di lui c'è chi ha avuto l'idea perversa di decidere di mandare un segnale degno dei peggiori mafiosi e camorristi, per dire si è finito di giocare, noi adesso passiamo come i carri armati su Tien Ammen rispetto a quello con la camicia bianca che gli si parava di fronte, noi siamo lo stato e uno stato è uno stato è uno stato.
Si dice che qua c'è la camorra, certo, ma vuol dire che qui l'economia è camorrista, le banche sono camorriste, i politicanti sono camorristi, la politica, l'economia, la giustizia sono camorriste qua, altrove possono essere fasciste, colonialiste, liberali, staliniste, qui sono camorriste, ma è camorrista il capitale, i capitalisti, non ci sono un capitale buono, una legalità buona e poi i camorristi.
Credo che dobbiamo riflettere, hanno deciso che fanno l'unica cosa che sanno fare, magari stanno già pensando che questo è il nostro canto del cigno e loro dicono mo venimmo e vi facciamo vedere, andiamo a stuprare la popolazione di Pianura…
Io ho un sogno e adesso lo dico, questi sperano di presentarsi come gli illuminati, come le lumière napoletane del 1799 e presentare noi come i sanfedisti, il popolaccio, la vandea, avete capito, Bassolino ha parlato Luigia Sanfelice, ha parlato Eleonora Pimentel Fonseca…loro sperano che vada così…
Io non è che conto, sono un compagno che però ha fiducia, non nascondo le mie affinità, ha fiducia nei compagni dell'Area Antagonista Campana, ha fiducia nella Rete campana salute-ambiente, ha fiducia nella gente che si muove e sogno che si dica, come nella canzone di Brecht, decretiamo: punto primo chi deve decidere, la gente deve decidere perché la gente, nella sua vitalità disperata, ha una potenza di vita e questa va trasformata in capacità di governare il proprio destino, di decidere.
Non è vero che siamo quelli delle superstizioni impaurite che dicono no a tutto, noi dobbiamo creare una rete di comitati, e poi una tavola a cui chiamiamo delle intelligenze anche tecniche, troviamo delle cartografie, indichiamo delle soluzioni d'urgenza e provvisorie, troviamo dei siti, invece di subire quelli che sembra che li scelgano a posta per dire noi facciamo come cazzo ci pare e se vi vogliamo violentare mo venimmo…Se lo fanno hanno la forza, ma non la ragione.
Noi dobbiamo dire e lo diciamo prima e, mi permetto di dire, questo lasciatemelo dire anche a nome vostro, non è vero che c'è alternativa: o la dura necessità, il meno peggio del loro progetto o il caos. No, noi diciamo: a voi non vi trattiamo più, voi siete come morti, noi diciamo adesso noi decidiamo, è un insurrezione senza armi.
Potremmo dirvi: adesso posate e sord, prendete 1000 persone, pavat a fatica e facciamo la differenziata , ma noi diciamo che non vi chiediamo niente, noi non vi trattiamo, per noi siete come morti, perché portate morte.
Noi siamo in grado di esprimere una volontà, di scegliere con intelligenza, di presentare un piano, ve lo abbiamo detto, ve lo stiamo dicendo, se venite è perché siete ormai una deriva delle peggiori, di un assurdo che pretende di governare il mondo, criminale e criminogeno, e poi solo punitivo, siete dei tossicomani della morte e noi siamo una potenza di vita.

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