Recupero ambientale

Salviamo dall'olio i canali di Bologna

Ripensare il territorio tenendo conto della presenza degli antichi canali, riqualificando zone degradate circostanti, e ricostruendo sentieri e piste perchè tutti ne possano godere:genitori, piccoli ed anziani.
3 gennaio 2008 - Callisto Valmori (Comitato antsmog)

Il lancio di una iniziativa di libri a prestito sulla storia delle acque e dei Canali di Bologna, è stata operato nel corso della serata al Mazzacurati a cui era stata invitata tutta la cittadinanza.
Infatti le due Associazioni che hanno presentato la serata: Associazione MUSA ONLUS e L’Associazione Amici delle acque e dei sotterranei di Bologna intendono in questo modo rilanciare l’attenzione dei cittadini sulla ricchezza storica e sull’importanza che i canali hanno svolto in passato e che possono sviluppare per il futuro.
Infatti presso la libreria di Libri d’epoca “BEI TOMI” IN VIA Toscana 9/c (tel 051- 442256)di Bologna frequentata e conosciuta da molti bibliofili, è stata costituita una sezione con più di 10 titoli di libri sulla storia dei Canali di Bologna. Altri titoli seguiranno, anche se è molto difficile rintracciare pubblicazioni che aumentino questa raccolta. Ovviamente anche le scuole interessate possono accedere a questa opportunità, come al servizio di visite guidate alle opere idrauliche del Savena.
Per questo motivo chiediamo un aiuto ad altre associazioni ed ai cittadini, chiedendo che ci mettano a disposizione, libri o doppioni di testi sulla storia di Bologna e dei Canali.
Infatti i pochi testi, non vengono spesso ristampati, oppure sono difficile da rintracciare e costosi. Con questo servizio quindi si intende facilitare l’approccio dei cittadini che potranno ritirare per la lettura i testi , avendo un accesso facilitato a questa ricchezza storica che interessa Bologna ed in particolare i cittadini del quartiere Savena.
Non è da dimenticare a a pochi metri dalla libreria scorre il Canale di Savena con una pista ciclabile a lato, e ci sono le vestigia dell’ultimo Mulino operante a Bologna fino al 1982.
Il tema della Serata è stato l’approfondimento degli aspetti storici dei Canali di Bologna, in specifico del Canale di Savena, prendendo in esame nuove prospettive per valorizzare attraverso piste ciclopedonali i corsi d’acqua. Il tema della serata ha voluto approfondire il punto di vista storico per tutte le implicazioni di una società del XII° secolo che si trovò di fronte a dei problemi e a delle sfide di rilancio , rinnovamento e riorganizzazione della città dal punto di vista sociale ed economico.
Infatti nel giro di alcune decine di anni i Consoli di Bologna decisero di realizzare alcune opere come lo scavo e la riorganizzazione del Canale di Savena e di circa 30 mulini che fecero la ricchezza di Bologna. Successivamente fu scavato anche il canale di Reno portando in città acque preziose per artigiani, per laboratori per la lavorazione delle pelli, dell’oro, della seta, della carta e di altre attività . L’avvocato de Capoa, presidente dell’Associazione Amici delle acque e dei Sotterranei di Bologna ha illustrato questa sfida che i Bolognesi lanciarono con successo straordinario. Ci sono molte similitudini tra la Bologna del 1100 e la situazione che Bologna vive oggi, di fronte a delle scelte che possono fare paura, ma che se ben ponderate, possono determinare uno sviluppo economico sociale che avrà riflessi positivi di lungo periodo.
Il Dottor Fabio Marchi del Consorzio dei Canali di Reno e di Savena ha illustrato la funzione che il Canale di Savena ha svolto nei secoli in rapporto alle regole di gestione e distribuzione dell’acqua per le svariate attività non solo artigianali, ma anche per orti, campi, lavanderie ecc. connesse al lavoro dei tecnici impegnati nella manutenzione ordinaria e straordinaria.
Rispettivamente i rappresentanti dell’Associazione M.U.S.A (MOBILITA’ URBANA, SICUREZZA,AMBIENTE) dottor Cavallini Massimo e Callisto Valmori hanno spiegato i risultati di una intensa attività a cui l’associazione di volontariato sta dedicando da anni ad un progetto di riqualificazione del Canale, che ha portato in una prima fase alla realizzazione di una pista ciclabile e pedonale che accompagna un tratto di Canale di Savena e ad una maggiore manutenzione dello stesso. In fasi successivo analogo progetto dovrebbe interessare tutto il tratto del Canale di Savena fino alla Chiusa di S.Ruffillo, individuando gli interventi di manutenzione ordinaria, e la necessità di ridisegnare quei percorsi pedonali e ciclabili utili agli spostamenti della popolazione in particolare delle persone anziane e dei piccoli, che devono avere la possibilità di transitare lontano a degli assi come via Toscana notoriamente pericolosi ed inquinati. Il rinnovato interesse per i corsi d’acqua che attraversano la città, da parte dei cittadini, va presentato presso le istituzioni, perché nseriscano queste proposte nei progetti di sviluppo della città stessa come elementi di qualità e di attrazione turistica.