Bolognese detenuto in Spagna

Novemila euro per liberare Simone

Simone Righi è un artista bolognese di 36 anni. Qualche anno fa, con la sua compagna Anna Fiori, artista pure lei, e i suoi tre cani, Olly, Vito e Maggie, ha cominciato un viaggio nella Spagna del Sud. "Artisti di strada": Simone è un artista, un disegnatore tatuatore e le fiere, le feste e le strade dei centri urbani sono il suo laboratorio. Quanto vale la libertà di Simone? Il giudice ha fissato la cauzione in 9mila euro. Una cifra che né il ragazzo, né la sua famiglia possiede. E a cui si aggiungono le spese processuali e legali (fino ad ora circa 10mila euro).

28 novembre 2007 - Antonella Loi (http://notizie.tiscali.it)

Articolo tratto da Tiscali

Simone Righi "Aiutatemi a far uscire Simone Righi di prigione". E' passato un mese e otto giorni esatti da quella domenica in cui a Cadiz, in Spagna, nel corso di una manifestazione contro le uccisioni sistematiche di animali all'interno di un canile municipale, il 36enne bolognese è stato arrestato con l'accusa di tentata aggressione ai danni del sindaco della città andalusa. "Accuse che abbiamo dimostrato essere prive di fondamento", ripete la compagna Anna Fiori, che da quel 7 ottobre attende che Simone esca di prigione. "Il giudice spagnolo - spiega la donna - ha accolto il nostro ricorso e fissato una cauzione di 9mila euro per la libertà vigilata". Una cifra imponente, gravosa per lei e per la famiglia. Quasi non osa ammetterlo Anna. "Siamo abituati a cavarcela", dice. Ma ciò che non si può negare è l'urgenza di far liberare il giovane afflitto da gravi problemi di salute (ha subito due operazioni per un cancro alla pelle). E il timore è che nella condizione psicologica profondamente delicata nella quale si trova il male si possa risvegliarè.

Al via la gara di solidarietà - Parte da Madrid la campagna per la raccolta dei fondi necessari per far uscire il giovane dal carcere. "Solo l'avvocato chiede una parcella di 8mila euro e in più ci sono tutte quelle piccole spese legate a ricorsi e carte bollate", spiega Pietro Mariani, presidente del Comites di Madrid, l'organismo elettivo di assistenza per gli italiani all'estero, che ha promosso l'iniziativa. "Senza dimenticare che da quando è cominciata questa vicenda - sottolinea Mariani - Anna non ha più potuto lavorare anche perché, essendo un'artista di strada, subisce le norme restrittive di Cadiz nei confronti di queste attività". Un aiuto concreto, dunque, concreto e urgente. "Venerdì terremo a Madrid una conferenza stampa nella quale annunceremo l'apertura di un conto corrente e un sito internet che aiuti a capire meglio la vicenda", annuncia.

Righi abbandonato? - Ma perché nonostante due interrogazioni parlamentari fatte dal senatore dei Verdi Mauro Bulgarelli, i continui appelli della famiglia al consolato e le prove video e testimoniali fornite al tribunale che ne confermerebbero l'innocenza, Righi è ancora in carcere? La vicenda presenta molti lati dubbi, ammette Mariani, ma "non bisogna puntare il dito contro il consolato perché i consolati sono costretti a lavorare con pochissimi mezzi, complici i tagli dell'ultima finanziaria. Basti pensare - aggiunge - che a Madrid c'è un unico psicologo che deve assistere 300 detenuti italiani". "So che il consolato è intervenuto, per quanto ha potuto", assicura.

Le anomalie del caso - Righi poi, spiega ancora Mariani, è incappato in una serie di "fatti fortuiti negativi": dall'errore nella prima istanza presentata dall'avvocato d'ufficio, ai tempi della sua sostituzione con un buon legale e fino alla presentazione dell'istanza di scarcerazione dopo il quale il giudice ha fissato la cauzione, i tempi si sono enormemente allungati. Ma un mese e otto giorni di carcere (e chissà quanti altri fino al versamento della somma in tribunale) per un ragazzo tra l'altro con seri problemi di salute è un periodo lunghissimo. "Io che ricopro un incarico non consolare ma, ci tengo a dirlo, volontario e gratuito sono intervenuto appena ho saputo della vicenda. Speriamo - conclude - che ora arrivi una risposta più concreta, anche dai media italiani e spagnoli che fino ad oggi hanno ignorato Simone".

Tutto comincia nel canile-lager - E poi c'è l'altro interrogativo, quel legame con la vicenda del "canile degli orrori", che lascia spazio ad inquietanti restroscena. "Siamo convinti - spiega Anna - che il fatto di aver denunciato l'uccisione dei nostri tre animali nel canile El Refugio di Cadiz finanziato dal municipio della città e dai comuni circostanti, sia alla base dell'arresto di Simone e dell'indagine su di me". In quel "lager" i due ignari bolognesi avevano ricoverato i loro tre cani, costretti dalle norme locali che gli impedivano di lavorare con gli animali al seguito. Un luogo dal quale Holly, Vito e Maggie - "tre membri della mia famiglia" dice Anna -, non sono mai usciti. Dopo il dolore per "l'assenza" dei cani e le proteste, la racapricciante verità: il cadavere di Holly trovato in un frigorifero, degli altri due nessuna traccia. I due giovani sporgono denuncia e si scopre che nel Refugio i cani venivano sistematicamente uccisi e poi cremati. Da qui la manifestazione di protesta davanti al comune di Cadiz e l'arresto di Simone Righi.

Bulgarelli: "Scriverò a D'Alema" - "La storia è allucinante", dice Mauro Bulgarelli, senatore dei Verdi, autore di due interrogazioni parlamentari presentate al ministero degli Esteri, una sull'arresto (5 novembre 2007) e l'altra sulle condizioni di salute del giovane (6 novembre) che, provato dal carcere, ha già perso 10 chili. "Evidentemente queste sollecitazioni non sono bastate - ammette il senatore - perché nulla si è mosso e Righi è ancora in prigione. E tutto questo - aggiunge - nonostante sia palese che il ragazzo italiano sia stato preso di mira perché ha denunciato gli orrori del canile che, ricordiamolo, era finanziato con soldi pubblici". Non a caso, dice ancora Bulgarelli, la presunta aggressione sarebbe avvenuta proprio contro la sindaco di Cadiz e un altro amministratore. Denunce queste che, pare, non siano state nemmeno confermate davanti al giudice. "Purtroppo la cosa - conclude con amarezza Bulgarelli - cade in mezzo alla votazione della Finanziaria in Senato e non mi è possibile muovermi: oggi stesso, però, manderò una lettera al ministro degli Esteri D'Alema che a questo punto dovrà intervenire".

Le immagini dell’arresto di Simone Righi su
http://photogallery.tiscali.it/notizie/gallery.php?id=10797

Il video su Simone Righi sul sito spagnolo
www.cuatro.com/videos/index.html?xref=20071007ctoultnot_3.Ves&view=alta

la manifestazione e l'arresto di Simone a questo indirizzo
http://it.youtube.com/watch?v=WNsViZJPs8Q&feature=related

IL PROFILO

Simone Righi è un artista bolognese di 36 anni. Qualche anno fa, con la sua compagna Anna Fiori, artista pure lei, e i suoi tre cani, Olly, Vito e Maggie, ha cominciato un viaggio nella Spagna del Sud. "Artisti di strada": Simone è un artista, un disegnatore tatuatore e le fiere, le feste e le strade dei centri urbani sono il suo laboratorio.
"La Spagna mi ha tradito" - "E' uno buono", dicono di lui, grande amante degli animali e della natura. Un tipo che della non violenza ha fatto quasi una bandiera. Dopo la malattia poi, un cancro che lo ha costretto a due interventi chirurgici, è subentrata anche la fatalità. "E' per questo, perché non si sa mai come va la vita - racconta la compagna Anna - che abbiamo deciso di lasciare tutto e partire per la Spagna". Un bel paese, solare, con tanta gente in gamba. Che oggi però li ha traditi: il 7 ottobre Simone è stato arrestato mentre protestava contro le barbarie perpetrate da un canile di Cadiz, El Refugio, dove sono stati barbaramente uccisi anche i suoi tre cani. Da allora urla la sua innocenza e attende di essere liberato.
Quanto vale la libertà di Simone? Il giudice ha fissato la cauzione in 9mila euro. Una cifra che né il ragazzo, né la sua famiglia possiede. E a cui si aggiungono le spese processuali e legali (fino ad ora circa 10mila euro).
Come aiutare Simone - Il sito internet Dogwelcome.it mette a dsposizione del materiale che aiuti a capire meglio cosa è accaduto a Simone Righi. Per chi poi volesse contribuire anche con pochi euro e aiutare anna a pagare la cauzione di 9mila euro stabilita dal giudice, esiste un c/c bancario aperto appositamente in Spagna:
IBAN: ES5400190194114930004193 - CODICE SWIFT : DEUTESBB - intestato a: Angelagiovanna Fiori.
Ma se qualcuno gli volesse scrivere, lo può fare a questo indirizzo:
para SIMONE RIGHI - INGRESO -
CENTRO PENITENCIARIO DE PUERTO II
CTRA.JEREZ - ROTA, KM 5,4
11500 - PUERTO DE SANTA MARIA - ESPAÑA

SOLIDARIETA' PER SIMONE RIGHI !!!
- Aderisci al Comitato per la liberazione di Simone Righi: 5 euro a testa, per la cauzione di Simone e per le spese legali - aiutalo anche tu !!!
Scrivi a
http://www.dogwelcome.it/