Articolo tratto da Tiscali
"Aiutatemi a far uscire Simone Righi di prigione". E' passato un mese e otto giorni esatti da quella domenica in cui a Cadiz, in Spagna, nel corso di una manifestazione contro le uccisioni sistematiche di animali all'interno di un canile municipale, il 36enne bolognese è stato arrestato con l'accusa di tentata aggressione ai danni del sindaco della città andalusa. "Accuse che abbiamo dimostrato essere prive di fondamento", ripete la compagna Anna Fiori, che da quel 7 ottobre attende che Simone esca di prigione. "Il giudice spagnolo - spiega la donna - ha accolto il nostro ricorso e fissato una cauzione di 9mila euro per la libertà vigilata". Una cifra imponente, gravosa per lei e per la famiglia. Quasi non osa ammetterlo Anna. "Siamo abituati a cavarcela", dice. Ma ciò che non si può negare è l'urgenza di far liberare il giovane afflitto da gravi problemi di salute (ha subito due operazioni per un cancro alla pelle). E il timore è che nella condizione psicologica profondamente delicata nella quale si trova il male si possa risvegliarè.
Al via la gara di solidarietà - Parte da Madrid la campagna per la raccolta dei fondi necessari per far uscire il giovane dal carcere. "Solo l'avvocato chiede una parcella di 8mila euro e in più ci sono tutte quelle piccole spese legate a ricorsi e carte bollate", spiega Pietro Mariani, presidente del Comites di Madrid, l'organismo elettivo di assistenza per gli italiani all'estero, che ha promosso l'iniziativa. "Senza dimenticare che da quando è cominciata questa vicenda - sottolinea Mariani - Anna non ha più potuto lavorare anche perché, essendo un'artista di strada, subisce le norme restrittive di Cadiz nei confronti di queste attività". Un aiuto concreto, dunque, concreto e urgente. "Venerdì terremo a Madrid una conferenza stampa nella quale annunceremo l'apertura di un conto corrente e un sito internet che aiuti a capire meglio la vicenda", annuncia.
Righi abbandonato? - Ma perché nonostante due interrogazioni parlamentari fatte dal senatore dei Verdi Mauro Bulgarelli, i continui appelli della famiglia al consolato e le prove video e testimoniali fornite al tribunale che ne confermerebbero l'innocenza, Righi è ancora in carcere? La vicenda presenta molti lati dubbi, ammette Mariani, ma "non bisogna puntare il dito contro il consolato perché i consolati sono costretti a lavorare con pochissimi mezzi, complici i tagli dell'ultima finanziaria. Basti pensare - aggiunge - che a Madrid c'è un unico psicologo che deve assistere 300 detenuti italiani". "So che il consolato è intervenuto, per quanto ha potuto", assicura.
Le anomalie del caso - Righi poi, spiega ancora Mariani, è incappato in una serie di "fatti fortuiti negativi": dall'errore nella prima istanza presentata dall'avvocato d'ufficio, ai tempi della sua sostituzione con un buon legale e fino alla presentazione dell'istanza di scarcerazione dopo il quale il giudice ha fissato la cauzione, i tempi si sono enormemente allungati. Ma un mese e otto giorni di carcere (e chissà quanti altri fino al versamento della somma in tribunale) per un ragazzo tra l'altro con seri problemi di salute è un periodo lunghissimo. "Io che ricopro un incarico non consolare ma, ci tengo a dirlo, volontario e gratuito sono intervenuto appena ho saputo della vicenda. Speriamo - conclude - che ora arrivi una risposta più concreta, anche dai media italiani e spagnoli che fino ad oggi hanno ignorato Simone".
Tutto comincia nel canile-lager - E poi c'è l'altro interrogativo, quel legame con la vicenda del "canile degli orrori", che lascia spazio ad inquietanti restroscena. "Siamo convinti - spiega Anna - che il fatto di aver denunciato l'uccisione dei nostri tre animali nel canile El Refugio di Cadiz finanziato dal municipio della città e dai comuni circostanti, sia alla base dell'arresto di Simone e dell'indagine su di me". In quel "lager" i due ignari bolognesi avevano ricoverato i loro tre cani, costretti dalle norme locali che gli impedivano di lavorare con gli animali al seguito. Un luogo dal quale Holly, Vito e Maggie - "tre membri della mia famiglia" dice Anna -, non sono mai usciti. Dopo il dolore per "l'assenza" dei cani e le proteste, la racapricciante verità: il cadavere di Holly trovato in un frigorifero, degli altri due nessuna traccia. I due giovani sporgono denuncia e si scopre che nel Refugio i cani venivano sistematicamente uccisi e poi cremati. Da qui la manifestazione di protesta davanti al comune di Cadiz e l'arresto di Simone Righi.
Bulgarelli: "Scriverò a D'Alema" - "La storia è allucinante", dice Mauro Bulgarelli, senatore dei Verdi, autore di due interrogazioni parlamentari presentate al ministero degli Esteri, una sull'arresto (5 novembre 2007) e l'altra sulle condizioni di salute del giovane (6 novembre) che, provato dal carcere, ha già perso 10 chili. "Evidentemente queste sollecitazioni non sono bastate - ammette il senatore - perché nulla si è mosso e Righi è ancora in prigione. E tutto questo - aggiunge - nonostante sia palese che il ragazzo italiano sia stato preso di mira perché ha denunciato gli orrori del canile che, ricordiamolo, era finanziato con soldi pubblici". Non a caso, dice ancora Bulgarelli, la presunta aggressione sarebbe avvenuta proprio contro la sindaco di Cadiz e un altro amministratore. Denunce queste che, pare, non siano state nemmeno confermate davanti al giudice. "Purtroppo la cosa - conclude con amarezza Bulgarelli - cade in mezzo alla votazione della Finanziaria in Senato e non mi è possibile muovermi: oggi stesso, però, manderò una lettera al ministro degli Esteri D'Alema che a questo punto dovrà intervenire".
Le immagini dell’arresto di Simone Righi su
http://photogallery.tiscali.it/notizie/gallery.php?id=10797
Il video su Simone Righi sul sito spagnolo
www.cuatro.com/videos/index.html?xref=20071007ctoultnot_3.Ves&view=alta
la manifestazione e l'arresto di Simone a questo indirizzo
http://it.youtube.com/watch?v=WNsViZJPs8Q&feature=related
IL PROFILO
Simone Righi è un artista bolognese di 36 anni. Qualche anno fa, con la sua compagna Anna Fiori, artista pure lei, e i suoi tre cani, Olly, Vito e Maggie, ha cominciato un viaggio nella Spagna del Sud. "Artisti di strada": Simone è un artista, un disegnatore tatuatore e le fiere, le feste e le strade dei centri urbani sono il suo laboratorio.
"La Spagna mi ha tradito" - "E' uno buono", dicono di lui, grande amante degli animali e della natura. Un tipo che della non violenza ha fatto quasi una bandiera. Dopo la malattia poi, un cancro che lo ha costretto a due interventi chirurgici, è subentrata anche la fatalità. "E' per questo, perché non si sa mai come va la vita - racconta la compagna Anna - che abbiamo deciso di lasciare tutto e partire per la Spagna". Un bel paese, solare, con tanta gente in gamba. Che oggi però li ha traditi: il 7 ottobre Simone è stato arrestato mentre protestava contro le barbarie perpetrate da un canile di Cadiz, El Refugio, dove sono stati barbaramente uccisi anche i suoi tre cani. Da allora urla la sua innocenza e attende di essere liberato.
Quanto vale la libertà di Simone? Il giudice ha fissato la cauzione in 9mila euro. Una cifra che né il ragazzo, né la sua famiglia possiede. E a cui si aggiungono le spese processuali e legali (fino ad ora circa 10mila euro).
Come aiutare Simone - Il sito internet Dogwelcome.it mette a dsposizione del materiale che aiuti a capire meglio cosa è accaduto a Simone Righi. Per chi poi volesse contribuire anche con pochi euro e aiutare anna a pagare la cauzione di 9mila euro stabilita dal giudice, esiste un c/c bancario aperto appositamente in Spagna:
IBAN: ES5400190194114930004193 - CODICE SWIFT : DEUTESBB - intestato a: Angelagiovanna Fiori.
Ma se qualcuno gli volesse scrivere, lo può fare a questo indirizzo:
para SIMONE RIGHI - INGRESO -
CENTRO PENITENCIARIO DE PUERTO II
CTRA.JEREZ - ROTA, KM 5,4
11500 - PUERTO DE SANTA MARIA - ESPAÑA
SOLIDARIETA' PER SIMONE RIGHI !!!
- Aderisci al Comitato per la liberazione di Simone Righi: 5 euro a testa, per la cauzione di Simone e per le spese legali - aiutalo anche tu !!!
Scrivi a
http://www.dogwelcome.it/