Feroce ritratto italiano nel nuovo film di Federico Rizzo

Fuga dal call center

In giro per le principali città italiane alla ricerca di racconti veri: ecco finalmente un film che si ispira ad un cinema di denuncia e di talento
27 novembre 2007 - Simona de Nicola

Nuovo progetto per Federico Rizzo, regista indipendente milanese, noto per Fame chimica. Dopo Milano si sposta a Roma per un nuovo casting del suo documentario 'Fuga dal call center', prodotto da Franco Bocca Gelsi e Gianfilippo Pedote per la cooperativa Gagarin, insieme ad altri importanti coproduttori. Il casting è riservato a veri operatori di call center che potranno raccontare la loro personale esperienza.
Ecco cosa dice Rizzo del suo nuovo progetto:
“Fuga Dal Call Center verrà girato in momenti diversi. Dopo aver raccolto testimonianze su tutto il territorio nazionale, procederemo a girare la parte di fiction a Milano, la città che, oltre ad avere il maggior numero di call center, è anche il luogo in cui sono cresciuto e maturato artisticamente.
Milano oggi è la città che, più di ogni altra, rispecchia la delicata situazione di milioni di giovani italiani, che, dopo la laurea, sono spesso costretti a riporre in un cassetto le proprie aspirazioni e ambizioni per accettare lavori temporanei, contratti a tempo, collaborazioni saltuarie e arrivare a fornire persino prestazioni gratuite pur di imparare un mestiere e crearsi un futuro.
Una situazione di precarietà che dal piano professionale arriva inevitabilmente a intaccare anche la sfera privata e affettiva, diventando a tutti gli effetti una precarietà 'esistenziale'.
Il film vuole fotografare questa realtà, che trova nella dimensione del call center la sua espressione più paradossale.
Sarà una pellicola che, con ironia, farà riflettere il pubblico sul problema e sulle sue conseguenze, senza mai risultare un semplice e freddo atto di denuncia. Il film si vuole rivolgere a un pubblico vasto e variegato, mirando a catturare l’attenzione di tutti, non soltanto di coloro che vivono quotidianamente questo problema. Siamo tutti intervistati e intervistatori di call center, siamo tutti precari, controllati e sottopagati!".

Fuga dal call Center ha già ricevuto importanti riconoscimenti. Il progetto è infatti stato selezionato al prestigioso appuntamento torinese delle Giornate europee del Cinema e dell'Audiovisivo, ha ricevuto il Premio di Qualità del Ministero dei Beni Culturali, le candidature ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento, il Premio Anima dell’associazione Giuseppe de Santis, il Premio Dolly D’Oro, e il grande slam di Annecy: Miglior Film, Premio del Pubblico, Miglior Attore Protagonista.
Niente male per un film che racconta una realtà scomoda per molti, proponendo un modello di cinema incentrato su tematiche sociali.
Un neo-neorealismo del cinema. Rossellini, de Sanctis & co. applaudirebbero.
Una produzione a basso costo (sarà interamente girato in Hd) che non cancella la qualità tecnica. Inoltre il film gode della partecipazione alla colonna sonora di Simone Cristicchi, Elio e le storie tese, Caparezza, Jovanotti, Tre allegri ragazzi morti e Peppe Voltarelli.
Saremo pure tutti precari, ma quando decidiamo di fare qualcosa la facciamo bene.
E con il cuore.