Nel pomeriggio di Sabato 24 Novembre era stata indetta, dal
Coordinamento Antifascista di Madrid, una manifestazione in risposta
all'assissinio di Carlos Palomino, avvenuto lo scorso 11
Novembre a Barcellona, per mano di un militare professionista
filo-nazista, aderente la partito "Democrazia Nacional".
Gia il 17 novembre si erano svolte altre manifestazioni a Madrid e a
Barcellona , con violente cariche da parte delle forza
dell'ordine.
La manifestazione di ieri non era stata autorizzata dal governo,
nonostante le richieste ufficiali regolarmente depositate presso il
Tribunale Superiore di Giustizia di Madrid e il rifiuto era stato
giustificato con il timore di mettere a rischio l'ordine pubblico e
l'incolumità fisica dei partecipanti.
Nonostante tutto, però, centinaia di persone hanno tentato comunque di
raggiungere il luogo del concentramento, mentre la "Policia Nacional"
fermava e perquisiva, mani al muro, tutti i gruppi e le persone
'sospettate' di dirigersi verso la piazza del corteo e dislocando un
imponente servizio d'ordine, si parla di 40 blindati e centinaia di
poliziotti. Ma l'asfissiante controllo non ha impedito agli
antifascisti di concentrarsi a Embajadores tentando di sfilare
comunque in corteo per le vie centrali di Madrid.
Di fronte alla determinazione e alla volontà di essere in piazza
comunque degli antifascisti, i reparti "antidisturbios" spagnoli hanno
risposto subito con violente cariche nel tentativo di disperdere la
folla. Ma nonostante ciò i manifestanti si sono concentrati nuovamente
e in 3.000 hanno ricominciato a marciare verso Puerta de Toledo, per
raggiungere in un secondo momento Legazpi (luogo dell'uccisione di
Carlos Palomino) dove e' stata apposta una targa in ricordo del
giovane antifascista assassinato.
Nella nottata tentativi di arresto e di caccia all'uomo si sono
verificati in tutta l'area, con l'assedio, da parte delle forze
dell'ordine, di un centro sociale in cui si erano rifugiati alcuni
manifestanti.
A Barcellona, invece, un migliaio di antifascisti hanno manifestato
davanti alla libreria Europa dove era prevista la conferenza
dell'ex-leader del Ku-Klux-Klan, David Duke (cordialmente ospitato da tempo sul suolo spagnolo), con la conseguenza di interrompere l'incontro.
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