La morte di Florin non suscita solo dolore ma anche una profonda rabbia per le condizioni disumane e di sfruttamento in cui sono costretti gli ultimi delle nostre opulente società.
Nella città della legalità e della sicurezza ancora una volta dobbiamo constatare che la sicurezza non vale per tutti e che, alla vigilia della giornata internazionale per i diritti dell'infanzia, non tutti i bambini hanno gli stessi diritti.
Non nascondo il disagio che provo come cittadina del mondo nei confronti del popolo rumeno e rom per la persecuzione di cui è stato oggetto nelle settimane scorse ad opera dello Stato e di squadristi fascisti.
Penso che quel decreto, seppur emendato, abbia prodotto un danno enorme nelle relazioni sociali , abbia fatto emergere il razzismo latente, scatenato la rabbia profonda dell'insicurezza collettiva che si placa solo dinnanzi a un colpevole, un capro espiatorio, possibilmente più debole.
Abbiamo il dovere di riparare il danno, di riconsegnare a questa politica la dimensione dell'umano, ma non per pietismo bensì perchè se vogliamo estromettere il calcolo politicistico dai nostri ragionamenti, questa è l'unica possibilità che abbiamo.
Ecco perchè è importante dare un segnale tangibile di vicinanza e condivisione di una condizione umana presenziando al funerale del piccolo Florin sabato mattina alle 9,00 in via Triumvirato sul luogo in cui si è sviluppato l'incendio.
Il funerale sarà eseguito secondo il rito ortodosso come vuole la tradizione Rom. Stringiamoci intorno alla comunità rom e rumena, facciamogli sentire che gli siamo vicini e non sono soli.