Ieri sera il centro della capitale catalana Barcellona è stato teatro di violentissimi scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Alcune migliaia di persone, per lo più aderenti ai collettivi dell’estrema sinistra e dei gruppi nazionalisti catalani progressisti e rivoluzionari, sono stati attaccati da centinaia di Mossos d’Esquadra, gli agenti della polizia autonoma catalana in assetto antisommossa. Nelle brutali cariche sono rimasti coinvolti anche numerosi passanti e addirittura turisti che affollavano le vie commerciali del centro di Barcellona. Nella Via Laietana i poliziotti sono entrati fin dentro i lussuosi negozi per rincorrere e picchiare chi tentava di sfuggire ai pestaggi. Numerosissimi i feriti tra i manifestanti e sette i giovani arrestati, mentre tra le forze dell’ordine ci sarebbero una decina di contusi ed un poliziotto svenuto dopo aver ricevuto un colpo alla testa. Dopo le prime cariche alcune centinaia di manifestanti si sono difesi assaltando i cordoni di polizia e lanciando oggetti contro banche ed edifici pubblici.
In contemporanea manifestazioni antifasciste e contro la repressione poliziesca si sono svolte in molte altre città dello stato spagnolo senza incidenti: a Madrid sono stati duemila i manifestanti a scendere in piazza, circa 500 a Pamplona, nella provincia basca della Navarra. Il gruppo di estrema destra Alleanza Nazionale aveva invece indetto una provocatoria manifestazione nel centro di Madrid alla quale hanno partecipato neanche dieci persone, mentre 1500 nostalgici del franchismo hanno reso omaggio al dittatore all’interno del Mausoleo che il regime fece costruire a pochi km dalla capitale spagnola, nel cosiddetto “Valle de los caidos”.