Lotte operaie

Il 16 novembre sciopero dei metalmeccanici per il contratto

Il segretario generale della FIOM, Gianni Rinaldini, sostiene che la giornata di protesta è necessaria contro la situazione di stallo in cui si trova la trattativa con Federmeccanica.

14 novembre 2007

Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom Cgil, è intervenuto oggi sulla situazione della trattativa per il rinnovo del contratto dei circa un milione e mezzo di lavoratori metalmeccanici delle aziende affiliate a Confindustria: ''Lo sciopero di protesta del 16 novembre è stata indetto perché la trattativa è in una fase di stallo. Anche in previsione dei prossimi incontri, vogliamo imprimere una svolta nella trattativa, per essere in condizioni di chiudere il contratto entro la fine dell'anno''.
''Le distanze fra noi e Federmeccanica - prosegue Rinaldini - sono notevoli su tutti i punti. Allo stato attuale, quello che con certezza fin qui è emerso è il fatto che gli industriali non hanno ancora deciso cosa fare. Sulla richiesta economica, hanno fatto solo riferimento ai valori dell'inflazione programmata, che però darebbe luogo a un aumento di soli 60 euro al mese''. La richiesta di aumento salariale contenuta in piattaforma è di 117 euro medi mensili al V° livello, più 30 euro per chi non fa la contrattazione aziendale.
''Per quanto riguaradai 30 euro di 'aumento' annunciati dall’amministratore delegato della FIAT Marchionne, staremo a vedere che succede'', annuncia Rinaldini “'in realtà si tratta di un anticipo di soli 21 euro, in quanto 9 euro erano dovuti come da vacanza contrattuale''.
Insomma, i metalmeccanici sono in ''attesa di sapere cosa decide di fare Federmeccanica''. Ma, nel frattempo, non staranno certo a mani giunte.
“Abbiamo già proclamato una serie di mobilitazioni importanti - ricorda il segretario della FIOM - e se il 21 novembre, al tavolo della trattativa non ci saranno novità significative rafforzeremo le nostre iniziative di lotta''.