La presentazione del progetto "Angeli alle fermate"

Istigando la paura ogni giorno, dove arriveremo?

Ci è arrivata in redazione questa lettera di Mirco Alboresi. Il suo obiettivo è di trovare un po' di appoggio all'iniziativa di un gruppo di animatori civici del Teatro dei Mignoli. Chi scrive si rivolge anche a quella sinistra, a cui si sente particolarmente vicino, e che non vorrebbe percepisse il progetto maniera opposta agli intenti di chi lo ha ideato.

13 novembre 2007 - Mirco Alboresi

Il 14 febbraio 2007 è partito il progetto "Angeli alle fermate" un progetto in
cui gli animatori civici del Teatro dei Mignoli con ali d'angelo ispirandosi al
film di Wenders "Il cielo sopra Berlino" creano animazioni ,brevi
narrazioni,performances,letture di poesie o, semplicemente dialogando e
cercando così di rompere l'isolamento sull'autobus e alle fermate in più
facciamo l'accompagnamento a case persone sole.
Abbiamo accompagnato a casa le persone più disparata dalla signora in pelliccia alla ragazzina rom undicenne che tornava a casa dopo la scuola e che doveva raggiungere il suo campo rom fuori stalingrado in una strada buia a metà del percorso abbiamo incontrato la madre che con un bambino in braccio e un altro per mano che andava incontro alla figlia,sorpresa ci ha fatto una gran festa.
Questo per sfatare alcune preclusioni che sono state inculcate alla gente,io
stesso quando incontro dei Rumeni cito i loro poeti e ho anche qualche poesia con me da leggere,leggo anche poesie e racconti di autori bolognesi per non essere da meno.
Con questo progetto la nostra intenzione è quella di sdrammatizzare il problema della sicurezza che è ben oltre la realtà, c'è senza dubbia alcune sensazioni di poca sicurezza e di effettivo pericolo su certe linee e quando si alza il tasso alcolico ed un cattivo modo di approcciarsi alle ragazze e donne provenienti da persone di altre culture questo è dovuto purtroppo a ignoranza e alla degradata situazione in cui vivono.
Ora partirà un corso (venerdì 16 novembre) con varie tematiche dal
teatro, all'approccio psicologico, all'approccio alle culture migranti con
insegnanti quali Areski Ahmidi (Presidente ass.cittadini algerini), Massimo
Malucelli (Teatro), Carlo Ghezzi (Psicologo), Luigi Lepri (Storia e cultura di
Bologna), Luciano Serio (Cordinatore di progetti nel sociale).
Vogliamo andare in controcorrente e dare un messaggio alla gente le nostre ali sono un simbolo di apertura verso gli altri e di accoglienza (la religione non c'entra, ognuno di noi ha la sua, io che ne sono l'ideatore sono buddista) non c'entra nemmeno la politica anche se il' 70% degli attori della prima fase sono dell'area di sinistra.
Sarà una follia ma strappare un sorriso ,mettere in collegamento persone tra di loro, far scoprire l'altro cercare di rompere le forti divisioni di questa città tra studenti e residenti, stranieri e residenti, anziani e giovani ecc. ecc. ecc.
Vogliamo una cittadinanza diffusa con più unione tra le persone e meno diffidenza.
Istigando la paura ogni giorno non so dove arriveremo.

Speriamo di riuscirci.

Cordiali saluti
Mirco Alboresi (3383802652)

Ps:Se la sinistra vuole fare una politica per la sicurezza la strada potrebbe
essere nell'incentivare progetti come il nostro o simili(e ce ne sono)