Sciopero Generale

Open the Space oggi si alza e sciopera!

I veri nonluoghi oggi sono quelli sottratti all’abitare, quelli con porte e finestre murate a difesa del nulla, quelli resi inagibili dalle ruspe municipali… nuove interdizioni, nuove recinzioni: per una geografia dell’esclusione!

9 novembre 2007 - Collettivo OPEN the SPACE!

Siamo i canali sotterranei dei flussi metropolitani, soggetti a una continua sottrazione, oggetto di vili equazioni, vittime di calcoli metafisici e speculazioni affatto pragmatiche:
Casa Bresci, esperimento riuscito di autorecupero a scopo abitativo, ovvero rovine fatiscenti trasformate in casa accogliente poi sgomberata su richiesta del Demanio statale; Il Parco Sud in via Stalingrado 86, per lo sgombero della quale è interventuta invece la società finanziaria Fintecna…

Fintecna e Demanio non solo si rendono complici della distruzione della ricchezza progettuale cittadina e della repressione del dissenso, ma lo fanno con modalità e mezzi poco chiari, oseremmo dire ai limiti della legalità. Sappiamo infatti che grazie al decreto sulle cartolarizzazioni, emblematico esempio della finanza creativa di Tremonti, lo Stato ha cominciato a svendere il suo patrimonio immobiliare, SCIPpandolo (S.C.I.P. Società Cartolarizzazione Immobili Pubblici, che ha acquisito le proprietà e trattato la vendita degli immobili pubblici per uso residenziale nonchè avviato la prima fase della vendita degli immobili ad uso commerciale) ai cittadini e alla collettività.
Fintecna è una delle società che maggiormente hanno beneficiato di questa svendita, acquisendo centinaia di immobili demaniali, fra abitazioni, uffici, terreni. E qui sta il trucchetto contabile: lo Stato, che risulta essere l’unico proprietario delle azioni Fintecna, ha venduto a se stesso, trovando un escamotage per ridurre (solo nominalmente) il debito pubblico, derubando però la collettività delle case e degli spazi pubblici che le appartengono. Insomma invece di costringere i proprietari ad affittare a canoni sociali le centinaia di migliaia di alloggi che Enti, Assicurazioni e Finanziarie tengono vuoti in attesa della speculazione giusta, lo Stato s’inventa la speculazione che aspettavano da anni.

Ma i cittadini, reclamando i diritti fondamentali all’abitare dignitoso e alla socialità non mercificata non stanno a guardare: si riappropriano di questi spazi portando, a proprie spese, soluzioni reali a bisogni primari. La pratica dell’autorecupero di edifici abbandonati da anni e fatiscenti mette in campo l’energia, il tempo, l’impegno di chi è mosso da necessità mentre l’amministrazione e il governo restano non ciechi, non sordi, ma completamente insensibili ai bisogni reali dei lavoratori, degli studenti, dei migranti e di tutte le cittadinanze insorgenti. Bisogni primari come la casa, che dovrebbe essere solo l’inizio e non il fine ultimo di un’esistenza, ma anche necessità vitali come l’incontro, la conoscenza dell’altro e non averne più paura; e ancora lo scambio solidale, la condivisione di progetti e di saperi…

I veri nonluoghi oggi sono quelli sottratti all’abitare, quelli con porte e finestre murate a difesa del nulla, quelli resi inagibili dalle ruspe municipali… nuove interdizioni, nuove recinzioni: per una geografia dell’esclusione!

OPEN THE SPACE oggi si alza, e sciopera!