Assemblea a Brescia domenica 11 novembre 2007
Dopo le grandi manifestazioni dei migranti di Brescia e Roma, dopo i
suicidi nel CPT di Modena e dopo la recentissima entrata in vigore di un
decreto illegittimo che fomenta la xenofobia, sentiamo rinnovata l'urgenza
di trovarci insieme a ragionare su quali nuovi percorsi intraprendere per
portare avanti le lotte di reti e movimenti per l'abrograzione della Bossi
Fini e della legge 30, per la chiusura di tutti i CPT, per una sanatoria
generalizzata subito.
I fatti dell'ultimo mese – una lunga serie di episodi gravi, ma anche
importanti come i diecimila migranti nelle strade di Brescia - ci parlano
sì del fallimento della politica del superamento in materia di
immigrazione del Governo Prodi e della deriva razzista e reazionaria dei
provvedimenti sulla sicurezza del Governo di centro sinistra, ma ci
parlano anche della determinazione da parte dei movimenti a non voler
essere ridotti al silenzio, a non lasciare lo spazio politico della
decisione a decreti speciali o leggi, a tribunali o sentenze.
L'appuntamento del 17 novembre a Genova, così come la manifestazione di
Brescia lo scorso 27 ottobre, passando per lo sciopero metropolitano
contro la precarizzazione dei diritti del prossimo 9 novembre, ma anche le
manifestazioni di metà dicembre a Vicenza percorrono la strada
dell'autorganizzazione, distante e per sempre emancipata dalla politica
istituzionale, una strada su cui come centri sociali dell'Emilia Romagna
camminiamo insieme da tempo.
Sull'onda dell'indignazione e dello sgomento provocato dalle morti nel CPT
di Modena e dalle violenze delle forze dell'ordine nel CPT ibrido di
Gradisca, avevamo invitato tutti ad un'assemblea nazionale a Bologna il
prossimo 17 novembre, ma come tanti quel giorno saremo a Genova, contro
chi vuole riscrivere la storia di quelle giornate sacrificando 25 nostri
fratelli a capri espiatori.
Il nostro contributo ad un ragionamento collettivo sulle prossime
mobilitazioni lo vogliamo allora condividere con le reti e le associazioni
che hanno indetto l'assemblea a Brescia per l'11 novembre, dove
parteciperemo con la nostra specificità di territorio governato da un
susseguirsi di amministratori di sinistra e di centro sinistra che da
lungo tempo hanno fatto propri tutti i dispositivi di sfruttamento,
umiliazione e detenzione della manodopera migrante introdotti dalla
normativa nazionale e che, in queste ore, festeggiano con retate, sgomberi
e maxi espulsioni l'entrata in vigore del decreto sugli allontanamenti per
motivi di sicurezza pubblica.
TPO (Bologna), Lab AQ16 (Reggio Emilia), Lab P.A.Z. (Rimini), La Realidad
(Parma)