Caro mutui e pignoramenti: occupata la sede dell'ABI


6 novembre 2007

“Mutui insostenibili, caro affitti, sfratti: le banche uccidono il diritto
alla casa”: così lo striscione innalzato questa mattina da un gruppo di
famiglie, che insieme a rappresentanti dell’A.SI.A. RdB e ad attivisti del
Blocco Precario Metropolitano hanno occupato la sede dell’ABI,
l’Associazione Bancaria Italiana, per protestare contro i profitti
stellari delle banche a danno delle famiglie e dei lavoratori, che
impossibilitati a pagare le rate dei mutui vengono sottoposti a
provvedimenti di pignoramento.
“La verità sta venendo ormai fuori drammaticamente – ha dichiarato
Angelo Fascetti dell’A.SI.A. RdB – in questi anni a causa dei bassi
salari e pensioni, i lavoratori e le loro famiglie si sono indebitati,
impoveriti e in molti casi sono finiti sul lastrico, mentre le banche hanno
fatto soldi a palate. Gli ultimi dati parlano di 13,3 miliardi di euro di
profitti nel 2007 per le prime dieci banche italiane”.
La protesta è stata organizzata nell’ambito delle iniziative di
generalizzazione dello sciopero indetto dal sindacalismo di base e dai
movimenti sociali per il prossimo 9 novembre. A seguito dell’occupazione
degli uffici, una delegazione di manifestanti ha incontrato la Dott.ssa
Monti dell’ABI, a cui è stata sottoposta la questione dei mutui, dei
pignoramenti e delle cartolarizzazioni.
L’ABI ha comunicato che è stato aperto un tavolo di lavoro con il Governo
sulla portabilità del mutuo. I manifestanti, considerando la misura del
tutto insufficiente, hanno annunciato che proseguiranno nelle iniziative a
difesa del diritto ad abitare, prima fra tutte lo sciopero generale del 9
novembre, che vedrà la presenza dei movimenti sociali e di lotta per la
casa nelle circa 25 manifestazioni organizzate in tutta Italia.