In libreria dall’8 novembre

Paco Ignacio Taibo II a Bologna per il suo ultimo libro

Per la rassegna “Un filo di parole”, incontri di narrativa, poesia e saggistica (in collaborazione con Associazione Scrittori Bologna), giovedì 8 novembre, alle ore 21.15, alla Scuderia di Piazza Verdi 2, lo scrittore messicano Paco Ignacio Taibo II presenta il suo ultimo libro “Un rivoluzionario chiamato Pancho Pancho Villa. Una biografia narrativa” (Marco Tropea Editore). Interviene assieme all’autore Pino Cacucci.

6 novembre 2007

Paco Ignacio Taibo II “Qui si narra la vita di un uomo che era solito svegliarsi in un luogo quasi sempre diverso da quello che aveva inizialmente scelto per addormentarsi. Aveva questa singolare abitudine perché per una buona metà della sua vita, ben oltre la metà della sua vita adulta, 17 anni dei trenta vissuti prima di partecipare a una rivoluzione, era stato un fuorilegge: ricercato dalla giustizia, bandolero, ladro di bestiame, brigante. E aveva paura che quella debolezza di concedersi qualche ora di sonno potesse sancire la sua rovina.”
La “biografia definitiva” di Pancho Villa, il rivoluzionario messicano entrato nella leggenda, scritta nello stile vibrante e intenso di Paco Taibo II, che in tanti anni di ricerche ha dipanato un groviglio di aneddoti, dicerie, falsità e mitizzazioni. Un affresco della più complessa rivoluzione – la prima del XX secolo – seguendo la vita avventurosa, temeraria e tormentata dell’uomo che si chiamava in realtà Doroteo Arango, bandito per ribellione ai soprusi dei latifondisti, divenuto generale dell’invincibile División del Norte, un esercito talmente disciplinato e ben organizzato da suscitare all’epoca l’interesse di osservatori militari europei e statunitensi. Questo libro monumentale e dettagliatissimo ricostruisce le peripezie, dai particolari più stravaganti alle imprese memorabili, di un uomo sagace e imprevedibile, generoso quanto spietato, illetterato che fondò scuole in tutti i territori conquistati, astemio in un ambiente di forti bevitori, dallo sguardo magnetico che rimase impresso in chiunque lo avvicinò. Come Paco Taibo II scrive, questa biografia narrativa è fedele allo spirito villista: “Si usa prima questa” diceva Pancho indicando la testa, “e poi questi” prendendosi i testicoli. Una vita all’attacco e in fuga perenne, quella del “Centauro del Nord”, anche dopo la morte, che ha lasciato il mistero di dove sia sepolto in realtà, e di chi si sia impossessato della sua testa.

Paco Ignacio Taibo II è nato in Spagna, a Gijon, nel 1949, ma fin da bambino si è trasferito, con la famiglia di solide tradizioni antifranchiste, a Città del Messico, dove vive tuttora. Docente universitario e giornalista, è considerato uno dei più importanti scrittorimessicani. La sua fama, in patria e fuori, è dovuta sia al suo lavoro di storico, sia alla sua opera di narratore prolifico e versatile, per la quale ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali.
Ha pubblicato 56 libri, tradotti in oltre venti paesi.