L'attribuzione per decreto ai Prefetti di espellere i cittadini comunitari che costituiscono un pericolo per la sicurezza pubblica è quanto di pìù sbagliato potesse fare uno Stato.
Si è agito sull'onda dell'emotività e si è sancito per legge il razzismo in Italia.
La legge è stata etnicizzata e ha la medesima matrice razzista che portò alla persecuzione del popolo ebraico, al pogrom per gli "zingari".
L'effetto di ciò è subito sotto i nostri occhi: pulizia etnica, rastrellamenti nei campi Rom, ronde giustizialiste ed assassine di giovani italiani disadattati e insicuri che riducono in fin di vita "pericolosi" rumeni.
Questo clima era già preparato da mesi da zelanti sindaci di diverse città italiane, da Bologna a Firenze fino a Roma, con gli sgomberi, le persecuzioni e la cacciata dalle città di Rom, lavavetri, immigrati.
E' la linea politica del nuovo Partito Democratico: "Legge e Ordine", "Tolleranza Zero" sono le parole d'ordine, ma i dati smentiscono i teoremi che hanno un unico scopo di consenso elettoralistico.
A sett'anni dall'emanzione delle Leggi Razziali in Italia ad opera del Govero Mussolini non avrei mai voluto assistere a uno spettacolo simile d'inciviltà e intolleranza.
Quanta ignoranza nelle trasmissioni televisive con ospiti cosidetti esperti, quanta ipocrisia e, soprattutto, quanta strumentalizzazione politica.
Dobbiamo affermare altri valori e principi, dobbiamo liberare le nostre coscienze perchè il punto è un altro.
Bisogna affermare una solidarietà di genere: non è un caso che chi ha denunciato l'aggressore sia stata un'altra donna e Rom.
Quindi, l'etnicizzazione dei reati è un'invenzione di chi non vuole vedere le cose per quello che sono.
Bisogna affermare una solidarietà di classe tra lavoratori e lavoratrici ridotti all'osso con stipendi da fame e sempre più precari nel lavoro e nella vita. E questo vale per tutti italiani, Rom, Albanesi, Rumeni, Marocchini....
Mettiamoci in rete e organizziamo nei prossimi giorni sit-in in tutta Italia per non piegare la testa per spiegare e informare, per reagire a un'inizio di pericolosa deriva razzista del nostro paese e puntiamo a una manifestazione nazionale che coinvolga tutte le comunità migranti a fianco del popolo Rom e rumeno così duramente colpito.
Coinvolgiamo intellettuali, studiosi, preti tutti coloro che ancora una coscenza civile ce l'hanno.
E' emergenza sì, ma di civiltà!!!
A Bologna ci stiamo già muovendo, fatelo anche voi.