Giovedì 8 novembre davanti all'ufficio stranieri di via Bovi Campeggi

Coord. Migranti: basta pagare per restare!

Appello per un presidio contro il procollo con le Poste
2 novembre 2007 - Coordinamento Migranti Bologna e Provincia

DA BRESCIA A BOLOGNA:
BASTA CON LA RAPINA DELLE POSTE!
BASTA CODE E RITARDI!
BASTA PAGARE PER RESTARE!

APPELLO A TUTTI I MIGRANTI E GLI ANTIRAZZISTI PER UN
PRESIDIO PER LA CANCELLAZIONE DEL
PROTOCOLLO CON LE POSTE

GIOVEDI’ 8 NOVEMBRE – ORE 14
PRESIDIO DI FRONTE ALL’ UFFICIO STRANIERI DI VIA BOVI CAMPEGGI

Ci avevano detto che con il nuovo Ufficio Stranieri in via Bovi Campeggi e con il protocollo d’intesa con le Poste non ci sarebbero più state code e ritardi per i rinnovi e i rilasci dei permessi di soggiorno, che finalmente anche il razzismo istituzionale della Questura di Bologna che abbiamo più volte denunciato si sarebbe risolto. Su queste promesse avevamo alcuni dubbi che ora sono certezze: cambiare il posto non serve se non si affrontano i problemi. Assistiamo ancora tutti i giorni a code interminabili di fronte agli Uffici di Bovi Campeggi. I migranti ci vanno per sapere a che punto è il loro permesso di soggiorno, perché sul sito internet dove dovrebbero trovare tutte le informazioni necessarie per mesi non si vede nessuna notizia. Nel migliore dei casi, dopo aver perso una giornata di lavoro, si sentono rispondere di guardare su quello stesso sito, e non sempre la risposta è gentile. La questura di Bologna, come tante altre questure, è in ritardo nella consegna dei permessi, la Prefettura addirittura deve ancora smaltire le pratiche del decreto flussi dello scorso anno, le istituzioni cittadine semplicemente fingono di non vedere questo e altri problemi che investono la vita di ogni giorno di migliaia di migranti, preferiscono dedicarsi agli sgomberi che lasciano altri uomini e donne per strada.
Tutti parlano di legalità, pochi si accorgono che, secondo la legge Bossi-Fini, un permesso di soggiorno deve essere rinnovato in 30 giorni, una carta di soggiorno in un massimo di 90, e che secondo il protocollo d’intesa col ministero, le Poste devono completare la pratica in un mese. D’altra parte, è sempre più chiaro che non esiste alcuna volontà politica di porre fine a questa situazione, che aggrava drammaticamente le condizioni di vita dei migranti già vessati dalla legge Bossi-Fini. Basta un giorno per firmare un provvedimento d’urgenza come il decreto per le espulsioni, un giorno per istituzionalizzare la criminalizzazione e il razzismo ai danni dei migranti, verso i quali invece continuano indisturbati i furti e l’illegalità.
Abbiamo più volte denunciato questa situazione, a volte da soli, a volte assieme ad altri, ma è arrivato il momento di dire veramente BASTA. Il problema non si risolverà togliendo i migranti dalla strada, per farli attendere mesi dopo che hanno pagato più di 70 euro e consegnato tutti i documenti, né si risolverà spostando ancora l’Ufficio stranieri o aspettando una fantomatica nuova legge. Il problema si risolverà solo con l’abrogazione del protocollo di intesa con le Poste Italiane, la rottura del legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro, con la chiusura definitiva dei CPT, con una sanatoria e una regolarizzazione permanente slegata dal lavoro e dal salario e con la restituzione dei contributi pagati.
Ma nel frattempo le migliaia di migranti che vivono in Italia non possono continuare ad aspettare e pagare per restare: sabato 27 ottobre lo hanno gridato in 15.000 a Brescia, in una grande manifestazione, quasi taciuta dai media, che non si vedeva da anni. Da qui è partita una mobilitazione che ha come primo punto la cancellazione del protocollo tra Ministero degli Interni e Poste SpA, una rapina legalizzata che non ha fatto che peggiorare i problemi nel rinnovo dei permessi di soggiorno.
Per questo anche a Bologna chiamiamo a raccolta tutti quelli che in questi anni hanno dichiarato di essere dalla parte dei migranti, tutti coloro che come noi hanno criticato il protocollo con le Poste definendolo una rapina, perché di fronte a questo scandalo non è ammissibile rimanere in silenzio, e li invitiamo ad un presidio dei migranti e degli antirazzisti di fronte all’Ufficio Stranieri di via Bovi Campeggi giovedì 8 novembre a partire dalle ore 14.

Per adesioni:
coo.migra@yahoo.it
tel: 328-77-27-555