Dopo molte promesse non mantenute, é stata aperta da qualche mese la nuova sede dell’Ufficio Stranieri della Questura di Bologna in via Bovi Campeggi. La settimana scorsa, un importante quotidiano cittadino (Il Resto del Carlino) ha riportato la denuncia di un gruppo di residenti nei palazzi attigui l’Ufficio Stranieri: lamentavano i disagi causati dalle file di migranti in attesa di entrare per sbrigare le loro pratiche. Capiamo il disagio di chi trova fastidioso vedere persone attendere per ore sotto la pioggia o il sole per avere i propri documenti, ma nessuno si è chiesto come mai esiste ancora questa situazione, pur con i nuovi spazi. Nonostante lo spostamento degli uffici, per i migranti ottenere il permesso di soggiorno è ancora un’odissea fatta di ritardi, snervanti attese, mancanza di informazioni e incertezza assoluta.
In questi mesi abbiamo assistito a tante denuncie contro la nuova pratica dei rinnovi attraverso le Poste, che costa a ogni migrante più di 70 euro e che nessuno sa davvero come funzioni: anche se il ministro Amato e tanti altri hanno detto che quel protocollo è una vera e propria rapina, quel protocollo è ancora in vigore, i migranti devono ancora pagare e aspettare.
Siamo andati a vedere che cosa succede a Bovi-Campeggi e cosa succede ai moduli che i migranti consegnano a caro prezzo agli Uffici Postali. Vanno a Roma? Vanno alla Questura di Bologna? Chi controlla i documenti? Chi è il responsabile dei ritardi? E chi fornisce ai migranti le informazioni di cui hanno bisogno?
Per fare luce su questo e sui problemi che i migranti sono costretti a subire tutti i giorni, mentre in città si fa un gran parlare di legalità e sicurezza, chiameremo a raccolta tutti coloro che in questi anni si sono battuti per la libertà e i diritti dei migranti in una prima iniziativa a novembre, per iniziare un nuovo percorso che abbia come primo obiettivo l’abolizione del Protocollo con le Poste.
Dopo aver manifestato davanti alle Poste di Bologna il 7 luglio, e dopo aver partecipato il 27 ottobre alla manifestazione di Brescia [leggi] insieme a migliaia di migranti provenienti da tutto il centro-nord, riprenderemo in questa città la lotta contro la rapina delle Poste e la legge Bossi-Fini.
Per spiegare la verità su Bovi Campeggi e presentare alla stampa la nuova mobilitazione invitiamo tutti i giornalisti a una
Conferenza stampa
martedì 30 ottobre
ore 12
sala Parentelli, palazzo D’Accursio