Comunicato integrale dei lavoratori BolognaFiere
Da anni le condizioni di lavoro e di sicurezza nel quartiere fieristico stanno
progressivamente peggiorando. I gravissimi incidenti delle ultime settimane non sono solo dovuti a circostanze casualie sfortunate, ma sono conseguenze dei mancati investimenti dell'azienda sul tema della sicurezza e dello stato di
vera e porpria illegalità in cui l'azienda stessa si trova da anni. Vi sono
infatti precise responsabilità attribuibili ai vertici di bolognaFiere sulla
situazione quotidiana di invivibilità e insicurezza nella quale vive il
quartiere fieristico.
Si lavora con organici insufficienti (posti scoperti, mancato adeguamento della
pianta organica all'allargamento del quartiere, mancata sostituzione di riposi
e malattie...) e con mezzi inadeguati (carenza di radio a circuito interno,
imprescindibili nel lavoro di viabilità), a discapito sia dell'incolumità
individuale sia della qualità del servizio. L'azienda inoltre non ha mai
attivato le procedure di valutazione dei rischi previste dalla legge 626 per le
categorie di Viabilità e Controllo, le stesse coinvolte nei recenti incidenti e
le più esposte ai rischi.
Altro capitolo fondamentale è quelo legato alle esternalizzazioni e alle aziende satelliti di BolognaFiere: da un lato le condizioni di lavoro di molte persone che operano in quartiere alle dipendenze di altre aziende (BFServizi, Operosa, BolognaFiere Parking, Convivia...) sono sempre più disastrose, dall'altro le agenzie come BFServizi si muovono in quartiere senza nessun tipo di controllo e di misure di sicurezza. All'interno dei singoli stand, inoltre, le ditte allestitrici operano spesso senza un adeguato livello di controllo da parte della Fiera, sfruttando anche e soprattutto manodopera in nero.
La progressiva contrazione dei tempi di allestimento e disallestimento delle
varie manifestazioni ha poi contribuito ad aumentare la situazione di urgenza e tensione in cui gli allestitori sono costretti ad operare, con ulteriore
peggioramento delle condizioni di sicurezza.
Un capitolo a parte riguarda i precari delle liste di riserva. Molti giovani
lavorano periodicamente per BolognaFiere ormai da diversi anni ma non compaiono in nessuna lista di riserva ufficiale, e non hanno ricevuto nessun tipo di formazione sulle mansioni da svolgere (mentre l'azienda investe ingenti fondi europei in corsi sulla mission aziendale).
Dopo ripetuti quanto vani tentativi di ottenere delle risposte e delle
inversioni di tendenza da parte dell'azienda sui temi della sicurezza e della
vivibilità del quartiere fieristico, in un'assemblea partecipata e compatta i
lavoratori hanno deciso all'unanimità di indire lo stato d'agitazione.
Vogliamo risposte precise e impegni concreti da parte dell'azienda. Per questo
proclamiamo lo sciopero della divisa per l'intera manifestazione del SAIE, il
blocco degli straordinari per il personale full-time e scioperi articolati
nelle prime e ultime ore del servizio per la giornata di sabato 27/10, con
concentramento in Piazza Costituzione alle ore 13 per un presidio con
conferenza stampa.
L'assemblea generale dei lavoratori BolognaFiere
> Ascolta l'aggiornamento in diretta dalla Fiera nel corso di Vagamondo