L’emergenza abitativa

Il punto sulla proroga degli sfratti

Alcuni consigli per essere attrezzati al meglio per la gestione di eventuali iniziative anti-sfratto del prossimo mese, dopo le decisioni del Governo (non chiarissime).

25 ottobre 2007

L’ultimo Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che proroga gli sfratti fino al 15 ottobre 2008.
Lo strumento scelto è stato quello del disegno di legge e non del decreto legge (cioè di un atto a vigenza immediata) a causa del fatto che come è noto i decreti legge devono essere convertiti, pena la decadenza e l’impossibilità di essere ripresentati, entro 60 giorni dall’emanazione. In questo caso essendo le Camere impegnate fino al 31 dicembre ESCLUSIVAMENTE sulla legge di bilancio, emanare un decreto il 23 ottobre sarebbe servito indubbiamente a coprire i due mesi successivi, ma avrebbe comportato la decadenza del decreto allo scadere dei due mesi.
Per poter superare il problema e non attendere i tempi troppo lungi del l’approvazione del disegno di legge (che è servito comunque ad esplicitare la volontà politica dell’esecutivo) si stanno attualmente studiando due possibili vie: o inserire il disegno di legge come emendamento al decreto legge 159 entrato in vigore il 3 ottobre, collegato alla finanziaria “Interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l’equità sociale” (lo stesso che ha destinato i 550 miliardi per il programma straordinario di edilizia residenziale pubblica) all’atto della conversione in legge, o emanare un decreto legge in un CDM di metà dicembre. Nel primo caso la proroga sfratti andrebbe in vigore da fine novembre, nel secondo caso da metà dicembre.
In ogni caso, dal 15 ottobre fino a fine novembre o metà dicembre, non esiste un provvedimento di blocco degli sfratti in vigore, ma solo una volontà politica del governo in questa direzione. Amato ha preso l’impegno che non vi fosse l’utilizzo della forza pubblica per l’esecuzione degli sfratti e l’impegno più generale a che non si facessero sfratti, ma è chiaro che gli Ufficiali Giudiziari non possono esimersi dall’attività e che vi saranno proprietari che solleciteranno l’esecuzione dello sfratto.
Per poter gestire questo mese o mese e mezzo, è indispensabile che si utilizzino o si attivino dove non fosse già avvenuto, le Commissioni Prefettizie di Graduazione degli Sfratti previste dalla legge 9, di cui riepiloghiamo i punti essenziali:
Commissioni graduazione sfratti
Dal 15 febbraio 2007 i Prefetti possono istituire e convocare apposite commissioni per la graduazione degli sfratti finalizzata a favorire il passaggio da casa a casa. Le Commissioni hanno una durata di diciotto mesi, (al massimo sino al 15 agosto 2008). Le citate commissioni sono composte dal: Sindaco del comune interessato o un suo delegato, dal Questore o un suo delegato, dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali degli inquilini e della proprietà edilizia e dal rappresentante dell’istituto autonomo case popolari, o comunque denominato.
Le Commissioni possono essere istituite in tutti i comuni capoluoghi di Provincia, i Comuni confinanti con essi con popolazione superiore ai 10.000 abitanti; I Comuni ad alta tensione abitativa inseriti nella Delibera Cipe 87/03 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n° 40 del 18 febbraio 2004.