Il 23 ottobre 2007 è stato presentato il Rapporto 2006 sulle dipendenze in area metropolitana. Si tratta di un quadro epidemiologico, con le caratteristiche dei tossicodipendenti e degli alcolisti, e l’attività dei servizi.
Secondo l’Osservatorio Epidiemologico dell’ASL, il mercato delle sostanze e gli stili di consumo sono in continuo mutamento e diviene necessario, al fine di indirizzare le politiche di intervento e prevenzione, costruire strumenti di misura e di analisi che diano l’effettivo volume del fenomeno in associazione con l’evoluzione dei profili dei consumatori e dei comportamenti a rischio.
Nell’area metropolitana di Bologna in questi ultimi anni sono aumentati la fascia del “consumo critico” di stupefacenti, l’afflusso di non residenti e stranieri, il numero di tossicodipendenti ristretti in Carcere e di decessi per Overdose. Si stima un numero oscuro di consumatori problematici di sostanze “pesanti” di 5800 soggetti, dato in aumento rispetto agli anni precedenti, con una prevalenza di almeno 7 su 1000 residenti di età compresa tra 15 e 45 anni.
Il numero di stranieri è in aumento soprattutto nel sommerso, ma la prevalenza tra i residenti è inferiore della metà rispetto agli italiani.
Per quanto riguarda il rapporto coi servizi, aumentano sia la ritenzione in trattamento che il numero dei soggetti in carico ai SERT e all’Unità Mobile. I soggetti in carico da almeno due anni hanno una alta probabilità di non abbandonare i trattamenti ed un rischio di decesso notevolmente ridotto.
Per quanto riguarda le sostanze, risultano in aumento i consumatori di Eroina, di Cocaina e i poliassuntori. La metà inietta le sostanze in vena, ma vanno segnalate nuove tendenze di consumo: sia tra chi usa eroina che tra chi usa cocaina è in diminuzione l’uso in vena ed in aumento la quota di soggetti che “sniffano” o fumano.
Per quanto riguarda le zone in cui è intervenuto il 118 per overdose, nella città di Bologna si evidenziano non solo zone centrali come piazza Verdi, l’area della stazione ferroviaria e via Don Minzoni, ma anche quartieri più o meno periferici come San Donato, Navile, Savena e l’area “Andrea Costa/Stadio”.
Da rilevare come le zone di spaccio e consumo, soprattutto per l’eroina, coincidano con le zone in cui è intervenuto il 118. Questo ha implicazioni importanti per possibili interventi di prevenzione e di riduzione del danno, in quanto è evidente che le zone a maggior rischio di overdose coincidono con le zone di spaccio di sostanze pesanti.
Il file pdf del rapporto completo è disponibile sul sito www.ossdipbo.org