Ieri mattina alle ore 9:00 un'azione guidata dalla polizia municipale con supporto di funzionari del demanio, polizia di stato e digos (in tutto almeno 40 agenti pubblici)ha portato al sequestro di CASA BRESCI in via del sostegno 84.
L'immobile abbandonato da anni e di proprietà del demanio, faceva parte del sistema di controllo delle acque del canale Navile.
La FAMIGLIA BRESCI (cooperativa informale per l'autorecupero) ha occupato questo stabile nel novembre 2006, iniziando un progetto di autogestione abitativa e autorecupero edilizio: riparazione del tetto (c'era un buco di 3x3m), pulizia del giardino (6 camioncini pieni di immondizia), pulizia dei canali adiacenti (erano una discarica), ripristino della rete fognaria con l'introduzione di una fossa biologica ,ristrutturazione del camino e della canna fumaria, derattizzazione e igienizzazione dei locali interni (dove c'era il "vero" degrado).
Al momento dell'arrivo delle forze dell'ordine la casa era vuota… tutti i ragazzi erano fuori per motivi di lavoro. Due degli occupanti sono arrivati alle 12:30 e davanti loro la triste realtà: casa bresci murata e sigillata!
Sono arrivati a dare sostegno amici, compagni, fratelli, sorelle e l'avvocato; abbiamo ottenuto di far riaprire l'ingresso (sigillato da mattoni e cemento ancora freschi) per recuperare gli oggetti personali più importanti. Solo a due degli abitanti, già denunciati per quest'occupazione, è stato permesso di entrare (un eventuale aiuto sarebbe costata una denuncia agli amici). La porta è stata poi nuovamente murata e CASA BRESCI posta sotto sequestro preventivo.
Nessuno si aspettava questo sgombero!!!
Una prima richiesta di sequestro dell'Immobile da parte del pm Tampieri era stata respinta dal gip all'inizio dell'estate; questa volta il pm ha scavalcato l'autorità del gip emanando un ordinanza di sequestro d'urgenza il 20 settembre 2007, giustificata dalla presunta pericolosità dell'immobile e dalla sua importanza strategica nel piano di riqualificazione della zona del Navile. Il sequestro è avvenuto però più di un mese dopo!! Dove stava dunque questa urgenza???!!!!!
Per anni questo luogo è stato lasciato a marcire e se non fosse stato per gli interventi strutturali attuati dalla famiglia Bresci sarebbe crollato (parole dell'ingegnere che ci ha seguito duranti i lavori!).
L'Agenzia del Demanio lo rivendica solo ora che il progetto di autorecupero gestito dal basso della Famiglia Bresci, è intervenuto sulla situazione di degrado e ha restituito allo stabile quell'utilità sociale che merita. E lo fa con un'azione di forza, sorda alle proposte di apertura di un tavolo di negoziazione già aperte, richiedendo alla magistratura il sequestro dell'immobile.
Queste modalità d'azione è lo specchio di una congenita incapacità e inadeguatezza nella gestione del bene pubblico e della paura di chi detiene il potere verso quelle realtà che provano a dar vita ad alternative e sperimentazioni sociali, critiche rispetto al sistema che ci viene imposto (precariato, affitti alle stelle, assenza di ammortizzatori sociali, consumo sfrenato, atrofia mentale, lobotomia televisiva)
I Bresci avevano il problema della casa (...e chi non lo ha?) e hanno preferito risolverlo dignitosamente.
La casa è un diritto biologico, occupare è stata una necessità. Non ci hanno solo tolto la casa ma hanno posto fine in modo autoritario ad un esperimento di cittadinanza attiva in risposta all'emergenza casa che viviamo oggi a Bologna.
Non si può tollerare che l'incapacità delle istituzioni e la speculazione cancelli di fatto il diritto alla casa. Che succede quindi? Che chi rivendica un diritto viene arrestato, sgomberato, denunciato. Che bella democrazia...