da Uniboom:
Con un comunicato stampa la rete ricercatori precari di Bologna risponde alle disposizioni recentemente adottate dal senato accademico dell'Alma Mater. "E´ davvero vergognoso - spiegano i ricercatori - che solo il 40% dei fondi sia devoluto alle assunzioni di ricercatori, mentre tutto il resto e´ riservato ai passaggi di carriera di associati e ordinari. E´ noto a tutt* il problema della gerontocrazia che attanaglia l´ateneo bolognese e più in generale l´universita´ italiana. Ed e´ altrettanto noto a chi lavora nelle universita´ che la gran parte del lavoro di didattica e di ricerca e´ svolto da precari, giovani e meno giovani".
Una decisione che per i ricercatori precari è la conferma di avere a che fare "con una classe accademica evidentemente interessata esclusivamente a riprodurre se stessa, senza prestare alcuna attenzione al destino di chi, questa universita´, la tiene in piedi". Tanto da definirsi provocatoriamente delusi, chiedendosi "perchè non il 100% di ordinari???".
Ascolta l'intervista a Francesca, del nodo bolognese della Rete Nazionale Ricercaori Precari (da Radioboom)