Le campagne securitarie dei sindaci PD

Lavavetri: lettera aperta di Piazza Grande

Oggi 23 ottobre 2007 il quotidiano "Il Bologna" ha pubblicato un
articolo intitolato ""Lavavetri, cresce l'insofferenza. Molesti se sono
un po' alticci" che riprendeva alcuni stralci di un'intervista di Piazza
Grande all'Ispettore della Polizia Municipale Giovanni Ercolino sul tema
dei lavavetri a Bologna. L'articolo, pubblicato senza consultarci, si
discosta molto dalla posizione di Piazza Grande sul tema, e a nostro
avviso è un esempio di come NON fare giornalismo. Per questo abbiamo
deciso di scrivere una lettera aperta al Direttore del Bologna Antonio
Cipriani.

23 ottobre 2007 - Leonardo Tancredi (direttore di Piazza Grande)

Gentile Antonio Cipriani,
le scrivo in merito all'articolo sui lavavetri di Bologna, pubblicato oggi 23 ottobre sul quotidiano che lei dirige. Il pezzo non firmato è costruito pressochè interamente sull'intervista da me realizzata all'ispettore della polizia municipale Giovanni Ercolino e pubblicata sul numero di ottobre di Piazza Grande dedicato al tema dei lavavetri.
La cosa in sé ci fa senz'altro piacere, la riteniamo una conferma della qualità del lavoro che la redazione di Piazza Grande svolge mensilmente
tra tante difficoltà. Quello che contesto fermamente è l'uso strumentale
che il suo giornale ne ha fatto: la nostra intervista era inserita nel contesto di un'ampia inchiesta sul tema dei lavavetri, che intendeva tentare di restituire "umanità" a persone che vengono percepite pressochè comunemente come un problema da risolvere "a colpi di ordinanze".
"Lavavetri, cresce l'insofferenza. Molesti se sono un po' alticci", questo è il titolo che avete scelto di dare all'articolo. Non credo ci sia bisogno di sottolineare che la scelta del titolo è fondamentale per trasmettere un determinato messaggio al lettore. Ed è per questo che le chiedo, perché avete scelto quelle parole? perché avete voluto colpevolizzare una categoria di persone? La lunga intervista all'ispettore Ercolino era ricca di spunti. L'esponente delle forze dell'ordine tra le altre cose diceva che in questo periodo la polizia municipale non ha intensificato controlli, né ha ricevuto mandato dal sindaco in tal senso. Inoltre, ammetteva che i cittadini bolognesi hanno una spiccata propensione alla denuncia di ogni lieve malessere, perchè "sopportano poco". Evidentemente la redazione de "Il Bologna" non ha ritenuto che questi fossero aspetti altrettanto interessanti da mettere in luce.
A nostro avviso in occasioni simili sarebbe più utile evitare atteggiamenti che possono buttare benzina sul fuoco dell'intolleranza e del conflitto sociale, atti poco responsabili se compiuti da chi lavora quotidianamente in un campo cruciale come quello dell'informazione.
Un'ultima nota. Sul numero di Piazza Grande attualmente in strada ci sono anche delle testimonianze di migranti che fanno i lavavetri di mestiere. Sono loro stessi a raccontare come si svolge il loro lavoro, perchè hanno scelto di farlo e qual è il loro rapporto con i cittadini bolognesi e con le forze dell'ordine. Non era forse altrettanto "esclusivo" questo pezzo?
Spero di ricevere al più presto le sue considerazioni in merito.
Grazie, cordiali saluti

Leonardo Tancredi - Direttore responsabile di Piazza Grande