Lager moderni

Presidio al CPT di Modena

Domenica 21 Ottobre quasi un centinaio di attivisti del C.A.M. e di altre
realtà modenesi e bolognesi si sono dati appuntamento sotto al C.P.T. di
Modena per un'iniziativa di comunicazione e solidarietà alle lotte dei
reclusi.

23 ottobre 2007

Domenica 21 ottobre un centinaio di attivisti di Centri Sociali di Bologna e Modena hanno dato vita a un presidio sotto le mura del CPT di Modena.
La settimana precedente, infatti, due morti (uno impiccato nella propria
stanza, uno rinvenuto all'esterno delle mura) avevano fatto da corollario
ad una rivolta esplosa all'esterno della struttura, conclusasi con
danneggiamenti al carcere per oltre 25.000 euro e con lo smistamento dei
detenuti nelle strutture di altre città.
Il presidio, oltre a farsi sentire all'interno con musica e interventi al
megafono, ha portato al disvelamento di una realtà tristemente nota da
tempo: nella campana per la raccolta del vetro antistante al C.P.T. sono
stati rinvenuti centinaia e centinaia di flaconi contenenti psico-farmaci
di svariata natura (principalmente Valium e Rivotril), segno evidente di
come l'incompatibilità con la segregazione e la deportazione dimostrata
dai migranti venga quotidianamente sedata, oltre che con la pura violenza,
anche attraverso l'utilizzo di queste pratiche mascherate.
Pratiche tristemente note per essere venute all'onor delle cronache già 3
anni fa in seguito alle denunce degli immigrati nei confronti della Croce
Rossa per l'utilizzo di barbiturici nel cibo distribuito nel C.P.T. di via
Mattei a Bologna.
Il presidio si è concluso con il blocco simbolico dell'ingresso della
struttura con i sacchi della spazzatura contenenti i flaconi.